Non solo Musk e Bezos impegnati nella space economy
Gli affari a terra non vanno poi così male. Caterpillar, una brand che significa ruspe, cantieri e tanto duro lavoro, ha registrato entrate per 54 miliardi di dollari nel 2019. Ma siccome l’emergenza coronavirus ha imposto tante limitazioni, tra cui anche la chiusura della maggior parte dei cantieri in diverse parti del mondo (Italia compresa), l’azienda sta seriamente pensando di estendere la tecnologia della guida autonoma e dei cantieri robot per attrezzarsi in vista di un futuro incerto. La space economy non è dunque terra di conquista soltanto per Elon Musk, Jeff Bezos e le agenzie aerospaziali. Tante realtà imprenditoriali vedono in orbita il futuro del proprio business. Di questo e di molto altro parleremo il 14 dicembre all’Open Summit di StartupItalia in collaborazione con Università Bocconi (qui il link alla registrazione gratuita).
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Fonte: sito Caterpillar
Caterpillar: e gli operai?
Come si legge su Venture Beat, Caterpillar sta investendo da anni nella guida autonoma dei suoi mezzi e nei cantieri tech. Nel 2017 l’azienda si è risollevata dalla sua più grande crisi interna, puntando molto su queste innovazioni che già oggi sono attive nella sua flotta. I software in questione sono un optional che, ad esempio, le aziende di costruzioni possono richiedere, risparmiando in seguito sui costi di revisione dei veicoli. Lo scenario in esame prevede una minor presenza degli operai nei cantieri e nelle miniere ma, come talvolta accade, le innovazioni vanno semplicemente a spostare i lavoratori in altri contesti.
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In Cina, come vi abbiamo raccontato, è infatti attiva una miniera in cui non sono presenti gli operai, che invece pilotano ruspe e mezzi dagli uffici attraverso postazioni tech. Lo stesso metodo che ha in mente Caterpillar: l’azienda lavora da tempo con agenzie spaziali per sfruttare i satelliti e permettere ai propri operatori di governare e operare dagli Stati Uniti in cantieri in Sud Africa o in altre parti del mondo.