Stanchi di restrizioni e Dpcm? C’è un titolo sviluppato da una startup innovativa composta da un’unica persona che può aiutarvi a ricordare quanto fossero belle le bolge pre pandemia
Uscito su Steam sul finire del 2017, Train Station Simulator è un gestionale curato, pensato e sviluppato da un’unica persona, ceo e founder di Appliks Apps Studios che, in pochissimo tempo, ha però saputo raccogliere attorno a sé e al proprio videogame una nutrita schiera di appassionati, tanto che ora i trenini del suo videogioco stanno arrivando anche nella stazione del Nintendo Switch.
Tutti in carrozza in Train Station Simulator
Ricordate quanto fossero affollate, caotiche e disordinate le stazioni, nel mondo pre-pandemico, con la gente che sciamava da ogni parte, tabelloni che continuavano ad aggiornare la situazione sui ritardi, pendolari che rincorrevano il treno fino alla fine della banchina?
Ecco, ritroverete tutto questo in Train Station Simulator che, senza troppe sorprese visto il titolo che porta, è appunto un simulatore di stazioni ferroviarie. Rispetto a tanti altri giochi sui treni, dunque, non vi verrà chiesto di pilotare i locomotori ma di gestire i punti di arrivo, in modo che tutto funzioni correttamente e non si creino disagi per i passeggeri.
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A conti fatti, Train Station Simulator è il fratellino minore del recentissimo A-Train All Aboard! Tourism, che ovviamente, essendo frutto di una software house assai solida nata nel 1986 e che da 35 anni fa solo questo genere di gestionali, offre una esperienza ben più grande, approfondita e capace di assorbirci per giorni e giorni. Ciò non significa però che Train Station Simulator non riesca bene in ciò che propone. Semplicemente, tutto, rispetto al titolo giapponese, è riprodotto in scala minore (ma anche il prezzo cui viene proposto è di gran lunga inferiore).
Si parte insomma da un unico binario desolato e si deve arrivare a costruire una stazione con tutti i crismi e i confort, facendo in modo che l’architettura sia il più funzionale possibile ad assolvere al delicato compito che avrete: soddisfare i passeggeri, evitare assembramenti e colli di bottiglia lungo i vari padiglioni. Toccherà a noi occuparci di ogni aspetto: dalla pulizia della stazione all’assunzione del personale ‘non viaggiante’, fino alla scelta dei turni di lavoro (far lavorare gli addetti delle pulizie durante gli orari di punta, per esempio, non si rivelerà una scelta delle più furbe). In ogni momento con un rapido clic potrete vedere se l’utenza è soddisfatta o meno dei servizi offerti.
A mano a mano che si aggiungono binari si scopre così, anche semplicemente osservando i passeggeri, ciò di cui hanno più bisogno: collegamenti con altre città (allora si costruiscono pensiline per bus e stazioni dei taxi), informazioni (servirà edificare appositi uffici), o magari sono semplicemente in cerca di una sedia o di un posto in cui pranzare (meglio aggiungere subito bar e tavole calde). Train Station Simulator è zeppo di dettagli che meritano di essere scoperti integralmente.
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Purtroppo, per via della grafica piccina e approssimativa, sconsigliamo di giocarlo in modalità portatile, anche se lo stick dello Switch certo non supplisce degnamente mouse o touchscreen, ma il visore della console Nintendo è probabilmente troppo piccolo per tenere d’occhio l’intero ambiente quando le nostre stazioni inizieranno ad affollarsi. Il risultato complessivo, comunque, è di tutto rispetto: abbiamo per le mani uno tra i migliori gestionali per l’ibrida giapponese.