Sviluppato dalla software house Spry Fox, è una second life dalle tonalità tenere e malinconiche
Come vi abbiamo già spiegato per Castaway Paradise, il filone della second life in console si ispira da tanto tempo al capolavoro esclusiva di Nintendo, sua maestà Animal Crossing. Il fatto che siano tanti i titoli indipendenti che si rifanno all’isola di Tom Nook dimostra non soltanto la bontà dell’idea di fondo, ma svela anche che il mercato di questo genere gaming potrebbe essere più grosso di quanto ci si aspetti. E infatti Cozy Grove ci è entrato con entrambe le scarpe, proponendo anche ai possessori della next gen targata Microsoft un titolo che ha fatto proprio il crafting e tutto quell’universo isolano popolato di NPC e missioni principali e secondarie da portare a termine. Aggiungendo però un tocco meno, come dire, allegro, ma più delicato e malinconico.
Leggi anche: Castaway Paradise, su Switch la sfida all’isola di Animal Crossing
Cozy Grove: un’isola da colorare
Sviluppato da Spry Fox, Cozy Grove è la storia di uno spirito scout che sbarca su un’isola desolata e decisamente diversa rispetto a quella che abbiamo visto in Animal Crossing: New Horizons. Certo, anche in quel caso siamo partiti con una tenda e poco altro, ma sempre di paradiso in terra si trattava con fiumiciattoli, insettini vivaci e acque cristalline. Sull’isola di Cozy Grove, invece, il mondo con cui ci interfacciamo è all’inizio in bianco e nero, proprio a segnalare un’assenza di qualcosa. Vita, forse? Nulla di funereo, ma senz’altro malinconico e profondo. Un pò come in alcuni film di Tim Burton, dove la morte è soltanto una protagonista della storia e non una minaccia.
Leggi anche: Da Frodo a Biden, nel lockdown tutti pazzi per Animal Crossing
Il compito del nostro scout è quello di riportare alla luce gli spiriti che abitano sull’isola, riaccendendone i ricordi e, così facendo, colorando l’ambiente con una tavolozza di colori pastello. La grafica in Cozy Grove, più del gameplay che riprende molti aspetti di Animal Crossing, è il vero prodotto originale: in 2D e con una cura maniacale per i dettagli. La scoperta dell’isola avviene mano a mano che si completano le missioni, dove la ricerca di oggetti perduti sarà il filo rosso della trama. Tra le tante attività ci sarà anche il pescare – a dire poco identico all’originale su Nintendo – e tutte quelle attività che spettano a un giovane scout, come raccogliere la legna, alimentare il fuoco del campo ed essere altruisti con gli altri. Per quanto non sia un titolo che faccia il salto di qualità sulla next gen, Cozy Grove merita senz’altro un plauso per il lavoro artistico che cattura l’occhio.