La sua tecnologia B2B punta a velocizzare i flussi di lavoro nelle aziende grazie all’intelligenza artificiale
Si chiama Induced AI e a fondarla in Silicon Valley sono stati Aryan Sharma, 18 anni, e Ayush Pathak, 19 anni, due giovani di origine indiana. La startup ha appena chiuso un round seed da 2,3 milioni di dollari, al quale ha partecipato anche Sam Altman, Ceo di OpenAI. L’azienda ha iniziato a sviluppare una piattaforma che sfrutta l’intelligenza artificiale per rendere più rapidi i flussi di lavoro delle imprese. Come ricorda TechCrunch al momento la startup ha all’attivo un portfolio di clienti ridotto, ma la visibilità derivata dall’investimento di Sam Altman genererà senz’altro attenzione sul business.
Come funziona la tecnologia di Indueced AI? Come per molte altre soluzioni di intelligenza artificiale, il punto di forza sta nel delegare alla tecnologia funzioni ripetitive e tecniche, lasciando alle persone l’input iniziale che poi viene organizzato. Per gestire un flusso di lavoro basta inserire il task con un breve video o scrivendo del testo nel sistema e a quel punto la piattaforma si occupa di organizzare il lavoro e inoltrare le successive notifiche. Non si tratta ovviamente del primo prodotto che organizza flussi di lavoro, tenendo conto delle tante piattaforme che vengono utilizzate in un’azienda e che rischiano di allungare i tempi di lavoro. Al momento la startup conta su un team di cinque persone, ma è comunque aperta a nuove assunzioni.
A quasi un anno dalla pubblicazione di ChatGPT, l’attenzione globale verso Sam Altman e i piani di OpenAI rimane alta. Nei mesi scorsi vi abbiamo raccontato dell’interesse del Ceo nell’investire in startup per continuare a innovare. Un fondo da 175 milioni di dollari è stato dedicato proprio a questo scopo. Nel frattempo Altman continua a rassicurare chi teme storture e ingiustizie provocate dall’impiego diffuso di intelligenza artificiale.