La società guidata da Jensen Huang investe in aziende innovative in tutto il mondo per restare leader nel campo dell’AI
Con il round Serie B da 200 milioni di dollari l’americana Imbue va ad aggiungersi al gruppo degli unicorni, divenendo infatti un’azienda valutata almeno 1 miliardo di dollari (cifra che, peraltro, ha superato). Tra gli investitori in questo aumento di capitale citiamo Nvidia, il gigante americano dei semiconduttori che nei mesi scorsi ha registrato performance impressionanti (nel secondo trimestre 2023 ha fatturato 13,5 miliardi di dollari, registrando un +88% rispetto al trimestre precedente). Insieme a Nvidia hanno investito con un ticket in Imbue anche Astera Institute, il Ceo di Cruise (auto a guida autonoma) Kyle Vogt e Simon Last, il cofounder di Notion. Questo round ci permette di parlare, di nuovo, di startup attive nel campo dell’intelligenza artificiale.
Con sede a San Francisco Imbue si presenta come un laboratorio di ricerca sull’intelligenza artificiale. Nel 2022 ha raccolto il round Serie A da 20 milioni di dollari, iniziando a svelare i propri piani. Lavorando su modelli di intelligenza artificiale punta a fare in modo che l’AI diventi sempre più diffusa e accessibile, facendo sì che chiunque un domani possa costruirsi agenti AI personalizzati.
Il fatto che Imbue abbia convinto una Big Tech del calibro di Nvidia, che viaggia in controtendenza rispetto ad altre grandi aziende tecnologiche in termini di crescita e prospettive, trasmette senz’altro sicurezza verso il business della startup. Ma non è l’unica operazione di investimento effettuata dalla società guidata da Jensen Huang: ha partecipato al Serie C (155 milioni di dollari) dell’israeliana AI21Labs, in un Paese dove peraltro è molto attiva. Ed è tra gli investitori di Adept AI, Cohere e Skydio, di cui vi abbiamo parlato di recente per un pivot notevole nel mercato dei droni.