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A Melilla, in Nord Africa, l’obiettivo è ottimizzare il funzionamento dell’impianto esistente
Il nome del progetto, Second Life, è un evidente omaggio all’importanza dell’economia circolare. L’Italia, in questo ambito della green economy, è leader in Europa. E Enel Green Power, grazie alla collaborazione con Nissan, ha deciso di innovare dando proprio nuova vita a una serie di oggetti molto importanti e che in futuro diventeranno sempre più diffusi grazie alla transizione ecologica. Ci riferiamo alle batterie delle automobili elettriche, che prima di essere avviate al riciclo possono trovare nuove destinazioni, senza il rischio di sprechi e riducendone l’impatto ambientale. A Melilla, città spagnola sulle coste del nord Africa, dove è attiva una centrale tradizionale gestita da Endesa, la controllata spagnola di Enel, l’iniziativa Second Life ha impiegato 78 batterie per e-car (30 nuove e 48 dismesse): in tutto la loro potenza può arrivare fino a 4 MW, con un’energia massima accumulata di 1,7 MWh. Il loro obiettivo è ottimizzare il funzionamento dell’impianto esistente. Ecco come.
Come si legge sul sito openinnovability.com, il progetto è il frutto di un percorso di Open Innovation e ha visto la collaborazione tra Enel Green Power, il marchio automotive Nissan e Loccioni, realtà italiana specializzata in integrazione di sistemi complessi, tra cui proprio sistemi di accumulo. Essendo scollegata rispetto alla rete nazionale spagnola e situata dall’altra parte del Mediterraneo, la città di Melilla (90mila abitanti) si affida a un impianto tradizionale, che deve garantire la stabilità della rete locale. Le sfide in termini di efficienza e sostenibilità sono dunque ancora più complesse, vista la lontananza rispetto al continente europeo.
Grazie però al riutilizzo di batterie per auto elettriche, l’impianto può ora contare su un elemento innovativo che riduce i costi e contrasta le criticità, soprattutto quando si parla di interruzione di rete. Ed è questo l’aspetto innovativo: Enel è andata oltre il tradizionale sistema di stoccaggio, per introdurre l’economia circolare all’interno di una centrale tradizionale. Inoltre le batterie non necessitano di nessun tipo di modifica o intervento: vengono posizionate all’interno dell’impianto di storage stazionario così come sono una volta estratte dai veicoli, e il loro contributo per la sostenibilità può ricominciare.
«Questo progetto – ha commentato Salvatore Bernabei, CEO di Enel Green Power – dimostra che, in linea con i principi dell’Open Innovation, possiamo trovare soluzioni per la gestione della fine del ciclo di vita di apparecchiature essenziali come le batterie, un tema che è al centro del dibattito sull’energia sostenibile». Come ha spiegato Enel Green Power, Second Life è un progetto che punta a garantire un servizio costante, soprattutto in caso di disconnessione della centrale dal sistema elettrico generale: “L’impianto di stoccaggio – si legge sul sito in riferimento proprio alle 78 batterie oggetto dell’iniziativa – è in grado di fornire energia alla rete elettrica di Melilla per 15 minuti, un tempo sufficiente a resettare il sistema e riavviare la rete”.
Tutte le batterie utilizzate nel progetto Second Life, sia quelle nuove sia quelle dismesse, sono state assemblate in un grande sistema di storage stazionario. Ed è quello che è stato attivato per evitare situazioni come il già citato load shedding, ovvero interruzioni per i clienti finali. Il progetto Second Life è stato premiato dal BASF – Club di Eccellenza nella Sostenibilità (Club de Excelencia en Sostenibilidad) per la “Miglior pratica di economia circolare” nella categoria Grandi Aziende ed è stato pure selezionato come member initiative dal World Economic Forum.
Grazie all’esperienza appena avviata a Melilla gli esperti Enel potranno raccogliere dati e capire se le batterie delle auto elettriche, una volta arrivate a fine ciclo, potranno essere impiegate anche in altri ambiti strategici del business, in un’ottica di transizione ecologica sempre più marcata. «Quello che solo pochi anni fa sarebbe stato ritenuto impossibile oggi è diventato possibile, è diventato realtà», ha concluso Ernesto Ciorra, Chief Innovability® Officer di Enel.