Una ragazzina da educare, un amore da trovare, un regno da ricostruire. Potrebbe essere la trama dell’imminente House of the Dragon invece è una sinossi che starà a noi plasmare. Potere dei videogiochi
Diciamo la verità: l’arrivo di sistemi come Netflix e Amazon Prime, giusto per citare i più noti, ha svoltato le serate di moltissima gente che prima si annoiava, salvando anche parecchi week end nei quali il maltempo costringe a restare in casa. Chi più, chi meno, siamo diventati tutti serie – dipendenti, capaci di contare i giorni dall’arrivo dell’ultima puntata di stagione di Better Call Saul o della prima de Il Signore degli Anelli – Gli Anelli del Potere. Ma perché limitarci a seguire passivamente gli script inventati da altri e non trasformarci a nostra volta nei registi di una serie tv calandoci in un gestionale ambientato in un mondo fantasy come Lair Land Story?
Lair Land Story: ciak, si gira
In Lair Land Story seguiremo le vicissitudini di due personaggi: Herol e Chilia. Quest’ultima è la classica ragazza misteriosa che non ricorda nulla del suo passato, cliché abbastanza inflazionato nei videogiochi che arrivano da Oriente. Noi invece controlleremo attivamente Herol che, viste le condizioni in cui versa la ragazza, decide di aiutarla, facendole da tutore per i successivi quattro anni.
Non vogliamo svelarvi troppo sul conto di Chilia, dato che le informazioni vi saranno via via svelate proseguendo col gioco, sappiate solo che non è una ragazza come le altre e che la perdita di memoria deriva dall’aver fatto appello a tutte le proprie forze per salvare dalla distruzione la sua città natale, devastata dalla guerra. Ponendovi nei panni del suo mentore, di fatto sarete voi i registi dell’opera perché starà a voi decidere come crescere Chilia, in una sorta di Tamagotchi con al centro delle vostre cure e attenzioni un essere umano.
Dovrete così rispondere alle sue domande, ma soprattutto organizzare la giornata di Chilia per determinare quale persona sarà una volta adulta, ponendo obiettivi stagionali e controllando sempre che non si stanchi troppo o che non si annoi, altrimenti le sue prestazioni durante le lezioni o il lavoro ne risentiranno. Tutto questo avviene tramite griglie, schede e icone facilmente comprensibili, nonostante purtroppo il titolo non sia localizzato in italiano.
Sotto il versante del gameplay, il titolo di CIRCLE Ent., Arc System Works e Initory Studio non si discosta troppo dai gestionali tradizionali, suddividendo le giornate in slot da riempire con diverse attività. Dove Lair Land Story mette del suo è nell’aggiunta di una costola da simulatore di appuntamenti che permette davvero di trasformare questo Tamagotchi umano in una serie TV da plasmare a proprio piacimento, visto che, oltre a determinare il destino della povera Chilia, senza ricordi del suo passato, si potrà, mentre si esplora il regno e si aiuta nella ricostruzione, cercare un amore della vita per Herol, frequentando la piazza, il salone di bellezza, il bar o la sartoria.
Inutile dire che tutti i personaggi sono ben caratterizzati e ben scritti, ovviamente soprattutto quelli femminili. Ogni comprimario rispetta i topoi letterari nipponici che solitamente ritroviamo in tutti – o quasi – i JRPG, quindi incontrerete un buon numero di caratteri decisamente sopra le righe ma in grado di contribuire a tessere una sinossi più che valida, capace di tenervi incollati al vostro Switch per diverso tempo.