Il Paese indiano ha registrato 697.413 casi accertati di Coronavirus, superando così la Russia (680.283) e diventando il terzo Paese al mondo per numero di contagi dietro a Stati Uniti (2.888.635) e Brasile (1.603.055)
Se gli europei iniziano lentamente a lasciare alle spalle l’immane tragedia del Coronavirus (con le dovute cautele: Spagna, Germania, Gran Bretagna e Austria stanno procedendo proprio in questi giorni a imporre nuovi lock down localizzati), dall’altra parte del mondo la situazione pandemica è ancora del tutto fuori controllo. Il continente americano, come abbiamo più volte raccontato, presenta a oggi probabilmente i dati più allarmanti, ma adesso anche in India il contagio ha iniziato ad accelerare, portando il Paese sul podio delle nazioni maggiormente afflitte dalla piaga del Covid-19.
India terza per numero di contagi
Secondo i dati dell’università americana Johns Hopkins, l’India ha registrato 697.413 casi accertati di Coronavirus, superando così la Russia (680.283) e diventando il terzo Paese al mondo per numero di contagi dietro a Stati Uniti (2.888.635) e Brasile (1.603.055).
Il numero dei decessi totali nell’immensa nazione asiatica è salito a 19.268. Data la popolosità (l’India, con i suoi 1,4 miliardi di abitanti circa, risulta infatti il secondo Paese più popolato al mondo dopo la Cina, con una densità piuttosto elevata di quasi 370 individui per chilometro quadrato), il focolaio indiano potrebbe diventare molto presto quello più preoccupante se le autorità dimostreranno di continuare a non saper gestire la situazione.
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Nel mondo oltre mezzo milione di morti
Intanto, globalmente, sono ormai oltre 530mila i decessi per Coronavirus. Negli USA i morti sfiorano i 130mila, con altri 39.400 contagi nelle ultime 24 ore. Venendo più vicino a noi, è stato decretato l’emergenza nazionale in Israele: oggi, dopo l’inutile rinvio deciso la scorsa settimana, si dovrebbe tenere un vertice con Netanyahu per discutere nuove misure. In Spagna lockdown per 70mila persone nella Galizia. In Francia riapre il Louvre, ma in versione post-Covid, con visite a senso unico, impossibilità di aggirarsi a piacimento per i padiglioni e obbligo di mascherina per tutti gli avventori.