Le chiavi per ripartire sono sostenibilità e innovazione
Secondo l’85% dei produttori agricoli italiani l’innovazione è un tema prioritario per dare un futuro di crescita al settore. E l’85% è convinto che la sostenibilità non vada intesa come un lusso: il green, secondo loro, permetterà di affrontare (e superare) la crisi in corso. I numeri sono stati pubblicati da OfficinaMPS, laboratorio permanente dedicato all’innovazione di Banca Monte dei Paschi di Siena, dopo aver commissionato a SWG una ricerca sui bisogni delle imprese agricole italiane. Sull’agritech OfficinaMPS è già impegnata con un’iniziativa, lanciata a inizio anno, dedicata all’innovazione nel settore e pensata per facilitare e supportare l’incontro tra nuove realtà imprenditoriali e il tessuto più tradizionale dell’economia italiana. Il contest si articola attraverso un processo di selezione dei progetti che vantano soluzioni innovative applicabili lungo l’intera filiera agroalimentare cui verrà riconosciuto un premio di 25mila euro.
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Agritech: dove serve innovare?
In base alla ricerca commissionata da OfficinaMPS a SWG emergono tutti i gap da colmare per permettere al settore agricolo di crescere e superare l’attuale momento di crisi. Il 42% avrebbe bisogno della banda ultralarga e il 33% dell’installazione di impianti di energia rinnovabile; un imprenditore agricolo su cinque vede invece l’innovazione nell’utilizzo di sensori GPS in grado di monitorare la salute delle piante per prevenire le malattie; il 10% crede nelle potenzialità di mezzi a guida autonoma per il lavoro nei campi e una fetta identica di intervistati punterebbe sulla robotica per la lavorazione e il confezionamento dei prodotti.
La ricerca SWG fotografa anche il rapporto tra le imprese agricole e l’e-commerce: soltanto un terzo delle aziende opera anche sul digitale con il commercio online attraverso il proprio sito. Tra i fattori che frenano di più questo sviluppo del business non c’è soltanto la connessione lenta (12%), ma soprattutto le tempistiche per evadere gli ordini (21%). L’innovazione si lega poi a un altro concetto fondamentale: la sostenibilità.
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Sostenibilità: l’asset per il futuro
Il 56% delle imprese coinvolte nella ricerca ha indicato la sostenibilità come chiave per impostare la ripresa economica. Ma quali sono le esigenze legate al green che andrebbero sviluppate e su cui le aziende vorrebbero investire? Le certificazioni di tracciabilità dei prodotti sono al primo posto (43%), seguite da certificazioni di sostenibilità (32%) e di salubrità (25%). Secondo la ricerca SWG un’impresa su cinque ha speso oltre 30mila euro per rendere la propria imprese più sostenibile (l’importo medio stimato è di quasi 10mila euro).
Quali sono le tecnologie su cui di più le aziende puntano per la sostenibilità? Secondo la ricerca pubblicata da OfficinaMPS, il 42% avrebbe bisogno di impianti per la produzione di energia rinnovabile, il 25% di risparmio energetico degli edifici e il 21% di impianti per il risparmio dell’acqua. Tutte tecnologie che proteggono l’ambiente e non solo. Nel corso dell’emergenza coronavirus è emerso infatti un legame ancora più forte tra la sostenibilità e la tutela della salute, intesi come ambiti che vanno di pari passo.