L’intervista al vicepresidente dell’associazione di Confindustria Stefano Venturi
«Le startup sono come pulcini che vogliono diventare aquile. Ma sono fragili, alle loro prime prove di volo. In questa fase di crisi chi ha un prodotto o un servizio vive un momento di sospensione delle attività. Ma di una cosa sono convinto: il paese ha bisogno ancora di più delle startup perché sono la punta dell’open innovation». In un’intervista a StartupItalia, il vicepresidente di Assolombarda, Stefano Venturi (che ha anche la delega alla startup), ha parlato delle misure necessarie per non disperdere la ricchezza accumulata negli anni dall’ecosistema dell’innovazione. «Quel che va evitato è che molte realtà innovative falliscano non perché il loro business è inadeguato, ma perché c’è discontinuità nei flussi di cassa». Per questo Assolombarda si è unita alla proposta di Italia Startup con sei proposte concrete rivolte al Governo. A pochi giorni dalla designazione di Carlo Bonomi alla Presidenza di Confindustria – di cui Assolombarda rappresenta l’associazione più importante – Venturi ha garantito: «Sarà un alleato delle startup».
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Assolombarda: le proposte
Nell’ottica del vicepresidente Venturi, senza startup le imprese perderebbero la spinta all’innovazione. «Un conto è inventare, ovvero trasformare denaro in idee, un altro è innovare che è trasformare queste idee in business». Nei giorni in cui l’Italia si affaccia a un futuro sempre più incerto, con la Commissione Europea che prevede un crollo del PIL del -9,5% nel 2020, è fondamentale che il Governo e la politica lavorino per garantire le risorse adeguate. «Ci uniamo all’appello fatto da Italia Startup con sei proposte concrete. Innanzitutto suggeriamo che il Fondo Nazionale Innovazione gestisca un venture debt convertibile: 200 milioni di euro e un massimale di un milione di euro per ogni operazione. Non soldi a pioggia. Ci sarebbe un meccanismo di co-matching pubblico-privato nel quale il Fondo finalizza l’85% dell’investimento, a fronte dell’investimento del 15%, attivato dal privato».
Stefano Venturi, Vicepresidente di Assolombarda con delega alle Startup
La seconda proposta, spiega Venturi, riguarda «l’estensione della garanzia al 100% del medio credito per prestiti alle startup innovative». L’ecosistema non è fatto soltanto di aziende, ma anche di una rete di parchi tecnologici, incubatori e acceleratori che alimentano l’innovazione sui territori. «Per questo c’è l’idea di voucher da 25mila euro per accedere a questi luoghi dell’innovazione». La quarta proposta è studiata per chi investe nell’innovazione. «Perché non innalzare dal 30 al 50% gli sgravi fiscali per gli investimenti di business angel?».
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Degli oltre 6mila associati ad Assolombarda 420 sono startup innovative. «Sono le imprese del domani – spiega Venturi – e proprio per questo non possiamo abbandonarle in questo momento. Ecco perché la quinta e la sesta proposta si focalizzano di nuovo sul sostegno diretto: rifinanziamento del bando Smart&Start per farlo arrivare a 180 milioni di euro ed estensione di un anno per l’appartenenza al registro dedicato alle startup innovative: così si recupera il tempo perso».
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L’indagine di StartupItalia
Nel corso dell’intervista abbiamo sottoposto i risultati della nostra indagine sull’ecosistema startup al vicepresidente di Assolombarda, per far sì che le preoccupazioni del mondo dell’innovazione vengano sempre più ascoltate. «La ricerca – ha dichiarato – è molto interessante: è lo specchio di un mondo fragile. Hanno paura e questo evento fa sentire sole le aziende perché, non dimentichiamocelo, le startup sono imprese che si trovano in una fase molto delicata della loro vita. Noi abbiamo dato il nostro contributo in questo periodo mettendo in piedi una task force legata all’emergenza: siamo riusciti a erogare 40mila consulenze specifiche e il nostro sito ha raccolto oltre 2 milioni di visualizzazioni. Alla base di tutto c’è una convinzione: investire sul futuro aiuta».