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L’intervista a Franco Jamoletti: «Siamo stanchi dei soliti proclami che vedono orizzonti temporali totalmente inadeguati all’attuale emergenza climatica»
Sarà la «casa dei giovani talentuosi» impegnati nella lotta contro i cambiamenti climatici. A pochi mesi dall’inaugurazione di STEP Tech Park, il nuovo Innovation Hub a Treviglio, in Lombardia, abbiamo intervistato Franco Jamoletti, Presidente di REGAS e imprenditore che ha dato vita al progetto di STEP (qui il collegamento alla pagina LinkedIn). Lo spazio sarà dedicato a startup e PMI attive con progetti in grado di far risparmiare all’ambiente cinque milioni di tonnellate di CO2 nei primi cinque anni di attività.
StartupItalia: Come nasce il progetto di questo Innovation Hub a Treviglio? Quali sono gli obiettivi?
Jamoletti: L’idea di STEP nasce dalla convinzione che ciascuno di noi debba agire, urgentemente, per contrastare i cambiamenti climatici. A questo profondo senso d’urgenza si accompagna una personale passione per l’innovazione e un’esperienza ormai ventennale maturata come CEO di diverse aziende nel settore energetico che mi ha permesso di capire meglio su quali aree fosse prioritario intervenire.
Era da anni che sognavo di creare una “casa” per giovani talentuosi impegnati nella tutela per l’ambiente. L’anno scorso ho deciso quindi di dare forma a questo sogno: ho costituito la squadra di STEP e con loro sono sceso in campo. Non potevamo più rimanere impassibili di fronte ad un problema di tale portata. Il progetto di STEP nasce dunque per creare un ecosistema fertile dove startup, ricercatori e innovatori possano concretizzare delle innovazioni tecnologiche che abbiano un forte impatto in termini di riduzione delle emissioni di gas serra e che possano essere recepite con successo dal mercato.
StartupItalia: Cambiamenti climatici: che messaggio volete lanciare con STEP?
Jamoletti: Con STEP vogliamo lanciare il messaggio che il momento di agire è adesso. Siamo stanchi dei soliti proclami che vedono orizzonti temporali totalmente inadeguati all’attuale emergenza climatica. Emergenza che presto avrà impatti molto seri sulle nostre vite e sul futuro del nostro pianeta. Inoltre, crediamo fermamente un prezioso aiuto per tale sfida possa venire dal dinamico mondo dell’innovazione tecnologica, sempre più attento alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente. Veicoliamo infatti le idee migliori in campo green-tech, le perfezioniamo e le “mettiamo a terra”, facendo in modo che il mondo industriale le recepisca prontamente e ne amplifichi l’impatto.
StartupItalia: Quali obiettivi concreti vi siete fissati?
Jamoletti: L’obiettivo per il quale “alziamo la saracinesca” ogni mattina è quello di ridurre di 5 milioni di tonnellate le emissioni di gas ad effetto serra in atmosfera nei primi 5 anni di vita di STEP. E vogliamo farlo aiutando tante più startup possibili. Vedere i loro progetti prendere forma, accompagnarle nel diventare aziende e facilitare la diffusione e l’adozione delle loro tecnologie sarà il nostro Ikigai, che in Giappone identifica la ragion d’essere e che ben riassume passione, missione, vocazione e professionalità.
StartupItalia: Quali startup potranno avere accesso ai vostri spazi?
Jamoletti: Ospiteremo all’interno del parco solo le migliori startup, qualsiasi sia il loro ambito di applicazione o la loro provenienza, purché le loro tecnologie siano in grado di ridurre significativamente, ed in modo distruptive, le emissioni di gas ad effetto serra. I progetti saranno, infatti, valutati considerando il loro potenziale impatto di carbon reduction, la portata innovativa e l’unicità della loro proposta, la fattibilità tecnica e sostenibilità economica nonché la scalabilità e replicabilità della soluzione. Per noi visione e concretezza non sono concetti agli antipodi ma caratteristiche essenziali che richiediamo a tutti gli startupper che ospiteremo.
StartupItalia: STEP e riqualificazione urbana: come vi siete mossi?
Jamoletti: Oltre ad una passione sfrenata per la tecnologia e per l’ambiente, ci caratterizza una passione per il bello e la funzionalità. Abbiamo quindi scelto di immergere la sede di STEP in un bellissimo parco verde di 15mila metri quadri recuperando, grazie all’ottimo intervento degli architetti CN10, una vecchia sede Snam ormai dismessa da anni. Nonostante STEP non ponga confini al suo raggio d’azione, ospitando startup provenienti da tutte le parti del mondo, contribuiremo indirettamente alla valorizzazione del territorio che ci ospita. Un’area, quella tra Bergamo e Milano, già fortemente vocata all’imprenditoria, in cui noi di STEP lavoreremo per la creazione di un industrial clean-tech cluster dinamico e produttivo, capace di distinguersi nel panorama internazionale per le eccellenze che ospita.