Lo spreco alimentare è responsabile dell’8% delle emissioni di gas serra: se fosse uno Stato, sarebbe il terzo per emissioni di CO2 dopo colossi quali quello asiatico e statunitense
Se lo spreco di cibo fosse una nazione, produrrebbe tanta CO2 quasi quanto la Cina e gli USA. Due nazioni “big” in tutti i sensi, tanto nella produzione industriale quanto nell’impatto ambientale. A fare una affermazione simile, che lascia attoniti, è Too Good To Go, l’app che combatte lo spreco alimentare.
Perché lo spreco genera inquinamento
Il progetto è stato anticipato nei giorni scorsi a livello europeo da una campagna provocatoria con cui Too Good To Go ha voluto sensibilizzare i cittadini sulla correlazione tra spreco di cibo e cambiamento climatico. In una prima fase la startup ha proposto l’immagine di alcune ciminiere fumanti, invitando le persone ad identificare il terzo più grande “inquinatore” del mondo.
Tre giorni dopo, la campagna ha rivelato che il colpevole è lo spreco alimentare, completando l’immagine e svelando che in realtà quelle ciminiere che spuntavano fumanti non erano altro che rebbi di una forchetta. Si è calcolato che lo spreco di cibo è responsabile dell’8% delle emissioni di gas serra: se fosse uno Stato, sarebbe il terzo per emissioni di CO2 dopo la Cina e gli Stati Uniti.
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Il raccolto, la produzione, la lavorazione, il trasporto e la distribuzione e l’imballaggio sono tutte azioni che comportano un elevato uso di energia, acqua e agenti chimici, a dimostrazione che tutta la filiera legata al cibo comporta l’emissione di CO2. Ogni pasto rappresenta 2,5 Kg di CO2, quindi recuperare cibo attraverso Too Good To go significa anche ridurre le emissioni di gas serra.
Cos’è Too Good To Go
Ecco perché è bene fare in modo di ridurlo, anche con iniziative simili a quelle messe in campo da Too Good To Go. Tramite questa app, i ristoratori e i commercianti di prodotti freschi possono mettere in vendita le Magic Box, delle scatole “a sorpresa” con una selezione di deliziosi prodotti e piatti freschi, rimasti invenduti. Dall’altro lato, i consumatori possono acquistare sull’app ottimi pasti a prezzi minimi ordinando la propria Magic Box e andandola a ritirare nella fascia oraria specificata per scoprire cosa c’è dentro.
L’iniziativa per la Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile
Ma c’è di più perché, durante la Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile (ESDW), per ogni 100 Magic Box vendute Too Good To Go donerà quindi una somma per piantare un albero attraverso PUR Projet, social company che sviluppa in tutto il mondo insieme agli agricoltori progetti mirati a rigenerare gli ecosistemi. In questo modo, Too Good To Go assicura un duplice impatto positivo sull’ambiente: da un lato viene ridotta l’anidride carbonica emessa a fronte dello spreco di cibo e dall’altro gli alberi piantati aiutano a rimuovere gli eccessi di CO2 dall’atmosfera. L’intento è quello di salvare per l’ESDW (European Sustainable Development Week) più di 400.000 pasti in Europa e piantare più di 4.000 alberi, risparmiando 2.000 tonnellate di CO2 che sarebbero altrimenti disperse nell’atmosfera.
“La minaccia dei cambiamenti climatici è ormai sempre più evidente. I Waste Warriors di Too Good To Go hanno una visione forte della propria missione: non solo vogliamo salvare pasti che altrimenti andrebbero sprecati ma vogliamo anche sensibilizzare ed educare le persone riguardo l’impatto negativo dello spreco di cibo, che non è solo sociale ma anche ambientale. Questa speciale settimana europea è il momento perfetto per sensibilizzare le persone e coinvolgerle nella nostra missione anti-spreco”, ha commentato Eugenio Sapora, Country Manager Italia di Too Good To Go.
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Ad aderire all’appello sono anche tanti partner di Too Good To Go in tutta Europa, tra cui, in Italia, gli store di El Pan d’na Volta, L’Altro Tramezzino, Botega Caffè Cacao, Panacea, che supporteranno il progetto e la campagna durante la ESDW per proseguire la loro transizione verso un modello più green. Nata nel 2015, Too Good To Go è presente in 11 Paesi d’Europa, e conta ad oggi oltre 10 milioni di utenti: ad oggi ha permesso di salvare circa 15 milioni di pasti, pari a 37.500 tonnellate di CO2.