AMC, lo spin-off del Politecnico di Torino che sviluppa tecnologie per il controllo di funi metalliche è stata acquisita dalla multinazionale svedese Axel Johnson International’s. Un caso che dimostra come dai laboratori universitari la ricerca può trasformarsi in impresa e, infine, diventare appetibile per il mercato
A diffondere la notizia dell’exit è la Axel Johnson International’s Lifting Solutions business group in un comunicato diffuso ieri sera. Gruppo industriale svedese con oltre 100 società in 25 paesi, attivo nel settore delle attrezzature di sollevamento, funi metalliche e servizi.
L’acquisizione è in linea con la crescente attenzione di Lifting Solutions per le soluzioni digitali necessarie allo sviluppo della propria offerta di servizi, aggiungendo più competenze e aumentando così il valore per il cliente. “Il know-how di AMC aumenterà ulteriormente la completezza della nostra offerta di servizi”, afferma Ralf Wiberg, Managing Director di Lifting Solutions, Axel Johnson International. “La loro competenza nel monitoraggio remoto e nella tecnologia avanzata dei sensori è molto importante per il nostro business esistente”.
Nell’operazione di exit ha assunto un ruolo cardine, lo studio Orsingher Ortu – Avvocati Associati di Milano che ha assistito il gruppo multinazionale Axel Johnson International nell’acquisizione di AMC Instruments.
AMC, spin-off del Politecnico di Torino
AMC Instruments è una società che da più di 10 anni sviluppa dispositivi per il controllo non distruttivo delle funi metalliche. Nasce nel 2007, dopo circa due anni di sviluppi e test approfonditi in laboratorio e sul campo, da un’idea di due dei soci fondatori, entrambi provenienti dal Politecnico di Torino.
Lo sviluppo di dispositivi basati sul metodo magneto-induttivo prosegue e, attraverso tecniche di progettazione avanzate, sfocia in una gamma di prodotti che coprono la maggior parte delle esigenze ad oggi richieste dal mercato: controllo funi per il settore del sollevamento merci (gru, carroponti), per il settore funiviario e per il settore ascensoristico (per funi classiche, ricoperte e cinghie).
Il personale AMC è costituito da ingegneri e dottori di ricerca estremamente formati nello specifico campo delle funi e abilitati con patentini di secondo e terzo livello per le prove non distruttive secondo ISO9712. Oggi conta un team di otto persone, oltre a professori e ricercatori.
A partire dal 2011 eroga corsi di formazione per la certificazione di personale secondo la ISO9712 nel metodo magnetoinduttivo. Le strumentazioni AMC Instruments sono oggi utilizzate in Italia, Spagna, Israele, Brasile, Cina, Finlandia, Svezia, Germania, Austria, Svizzera, Francia.
Con sede a Torino, in Italia, l’offerta di AMC è incentrata sulla sua competenza tecnica di spicco nell’analisi magneto-induttiva, costruita nel corso di molti anni in stretta collaborazione con il Politecnico di Torino. AMC vende e noleggia le strumentazioni ai propri clienti ed offre loro i relativi servizi. I principali settori serviti sono quello ascensoristico, quello funiviario e quello delle applicazioni critiche delle funi d’acciaio, come ad esempio carroponti, sollevamento pesante ed oil & gas.
Nell’operazione cruciale è stata l’assistenza dello studio milanese Orsingher Ortu – Avvocati Associati. Il team, con a capo il socio Domenico Colella, il counsel Simone Masotto e gli associati Cesare De Falco, Arturo Santoro, Francesco Senesi e Marina Sartor, ha assistito il gruppo multinazionale Axel Johnson International nell’acquisizione del 100% di AMC.
Le reazioni del Politecnico, AMC e Lifting Solution
AMC propone una tecnologia proprietaria per l’ispezione e analisi delle funi nel settore ascensoristico, che recentemente si è dimostrata l’unica metodologia affidabile per il monitoraggio delle ultime generazioni di elementi di sospensione con rivestimento polimerico.
“Non vediamo l’ora di entrare a far parte della famiglia Axel Johnson International”, afferma Bruno Vusini, Managing Director di AMC. La solida posizione di mercato di “Lifting Solutions” in Europa aprirà nuove opportunità e ci consentirà di sviluppare ulteriormente la nostra offerta e di espanderci in nuove regioni.”
“Siamo molto soddisfatti per questa exit, ad oggi la più significativa per il nostro Ateneo. Questo caso rappresenta una best practice nel sistema del trasferimento tecnologico che ha coinvolto ad ogni livello il Politecnico. La strategia dei prossimi anni è di supportare ancora di più le startup innovative per rafforzare le loro capacità imprenditoriali.” Giuliana Mattiazzo, Vice Rettrice per il Trasferimento Tecnologico.