Il sistema con tanto di totem all’ingresso della scuola renderà quasi impossibile per gli studenti saltare le lezioni
La scuola entra nel futuro. La rivoluzione digitale servirà anche a fare l’appello. Da settembre a Pordenone, presso il liceo scientifico “Grigoletti” sarà utilizzato un meccanismo di riconoscimento degli studenti, realizzato dall’azienda Spaggiari di Parma, che servirà a regolare gli ingressi e le uscite degli alunni della scuola.
1500 badge intelligenti
L’istituto scolastico farà da apripista per un servizio che presto potrebbe essere utilizzato da altri. Quali sono i vantaggi del sistema? Prima di tutto la sicurezza, poi anche l’eliminazione di lungaggini burocratiche che portano via tanto tempo ai docenti, che così possono iniziare subito le lezioni senza perdere tempo negli appelli. I genitori, tra l’altro, saranno informati in tempo reale sulle assenze, ingressi a seconda ora o in ritardo ed eventuali uscite anticipate: il sistema, infatti, è direttamente collegato al registro elettronico.
Saranno distribuiti 1500 badge “intelligenti” e nella banca dati remota della scuola sarà inserita la foto che non dovrà nemmeno strisciare il tesserino. Sarà in vigore, dunque, il riconoscimento facciale.
Il sistema, dal costo di circa 5 euro per studente (principalmente per il badge), renderà quasi impossibile per gli studenti saltare le lezioni. Saranno installati dei totem che anche da una certa distanza, probabilmente diverse decine di metri, potranno verificare il tesserino di riconoscimento dello studente mentre entra nell’edificio e segnare la sua presenza nel registro elettronico della scuola.
I costi per la scuola
Per l’istituzione scolastica, invece, il conto sarà di circa 20mila euro, per software, totem e badge. Denaro pagato con risorse interne.
Vita dura, dunque, per gli studenti che vogliono marinare la scuola. La rilevazione digitale delle assenze o dei ritardi è già realtà a San Vito al Tagliamento e in istituto di Pordenone. Non solo in Friuli, però. Il dispositivo è stato adottato anche da altre scuole del Nord Italia come a Brescia, Genova, Milano, Cremona, Venezia o Belluno.
Non più di 50 giorni di assenza durante tutto l’anno
Sulle assenze la normativa è chiara. In base al decreto ministeriale del 2009, ad esempio, negli istituti superiori, compreso l’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.
La finalità della norma è quella di incentivare gli studenti al massimo impegno di presenza a scuola, così da consentire agli insegnanti di disporre della maggior quantità possibile di elementi per la valutazione degli apprendimenti e del comportamento.
Dunque su almeno 200 giorni di scuola, si potranno fare massimo una cinquantina di assenze.
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.
Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.