Le nuove tendenze nel campo del food raccontate da Sara Roversi, ideatrice e fondatrice del Future Food Institute, che ogni anno accoglie studenti da ogni parte del mondo per il suo Master Food Innovation.
Tutto ciò che mangiamo ha delle conseguenze sul nostro corpo e sull’ambiente in cui viviamo. Con la crescita della popolazione mondiale e dell’inquinamento, il problema della scarsità delle risorse e i cambiamenti climatici, è chiaro che il settore agroalimentare è destinato ad essere un settore chiave nei prossimi anni, sia a livello di crescita che di incidenza sul futuro del nostro pianeta.
«E i giovani saranno i veri protagonisti della “Food Revolution”», spiega a StartupItalia! Sara Roversi, ideatrice e fondatrice del Future Food Institute. Già oggi, «spendono in cibo più delle generazioni precedenti e, al tempo stesso, sono più informati su ciò che mangiano e sulla provenienza e la tracciabilità del cibo che consumano».
Il futuro del cibo
Per rispondere alle grandi sfide ambientali, economiche e sociali, analizzare i trend alimentari emergenti e incentivare la crescita delle future startup del settore, dal 2014 il Future Food Institute studia l’impatto delle tecnologie e delle tendenze Food Tech e Agritech più innovative. «I trend alimentari emergenti negli ambiti della filiera Agri-Food sono destinati a dare una svolta alla nostra concezione di alimentazione – spiega ancora Roversi – così come anche al rapporto che si crea tra l’ambiente e il mercato in ogni sua fase di vita in comune».
Il settore agroalimentare sta vivendo, insomma, un periodo di grande fermento. «Tra gli ambiti nei quali assisteremo alle rivoluzioni che forse impatteranno maggiormente la relazione tra Ambiente-Agricoltura-Alimentazione e mercato, troviamo Novel Food, Super Food e Functional Food». Parliamo dunque di insetti, colture cellulari o di tessuti, microrganismi, funghi e alghe. Ma non solo. Aumentano le soluzioni per l’agricoltura urbana, come il metodo idroponico, le tecnologie per ridurre l’uso di pesticidi e concimi di origine chimica e cresce l’economia circolare.