Nel libro di Cristina Ceci e Francesco Iarrea sono raccolte le storie di giovani arrivate dalla Nigeria, dalle Filippine, dalla Polonia, dall’Egitto, dall’America Latina o dalla Russia. “Una gioventù mortificata” che affronta un viaggio della speranza per sfuggire alla povertà e alla miseria.
Chi sono i ragazzi che incontriamo sui banchi di scuola arrivati dalla Romania, dall’Ucraina, dal Perù? Perché sono arrivati nel nostro Paese? Volevano davvero venire in Italia? Dove si immaginano di vivere tra dieci anni?
31 storie di ragazze raccolte da Cristina Ceci e Francesco Iarrea
Spesso siamo solo preoccupati di insegnare loro l’italiano, di includerli ma pochi si fermano ad ascoltare le loro storie, il loro vissuto. Lo hanno fatto la giornalista Cristina Ceci e il geografo Francesco Iarrea che hanno raccolto 31 racconti di ragazze (solo tre sono maschi) arrivate dalla Nigeria, dalle Filippine, dalla Polonia, dall’Egitto, dall’America Latina o dalla Russia. “Una gioventù mortificata” come la definiscono gli autori di questo straordinario libro: alcune di loro hanno seguito la madre accompagnandola nel viaggio della speranza alla ricerca del lavoro per sfuggire alla povertà e alla miseria.
“Le adolescenti – scrivono Ceci e Iarrea – vengono condotte in Italia dove ricominciano da capo. Fanno nuove amicizie scolastiche, frequentano gli ambienti del Bel Paese. Un marasma di costumi e tradizioni che stravolge le antiche consuetudini”.
La storia di Adriana in Italia per cercare la mamma
E così scopriamo che Adriana Zhepa, 15 anni, è arrivata in Italia perché le mancava la mamma: “Quando avevo solo tre anni – racconta la ragazza – mia madre si è trasferita in Italia e io sono rimasta con i nonni materni e mia sorella. Frequentavo la scuola elementare, avevo tanti amici e nel quartiere mi conoscevano tutti e tutti mi volevano bene. Dopo la morte della nonna, ho continuato a vivere con il nonno. Con il passare del tempo l’immagine di mia madre si allontanava sempre più, ero malinconica sia per la sua assenza sia perché mi rendevo conto che la stavo dimenticando del tutto”.
Adriana è tra quelle ragazze che sognano di tornare in Ucraina ma Anelys Franco, 18 anni, arrivata dall’Ecuador, Angie Fuentes, 17 anni, dal Perù così come la nigeriana Blessing, immaginano di vivere in Italia tra dieci anni. Ragazze che ormai amano l’Italia, i suoi sapori e i suoi libri: Celina, 16 anni sogna in lingua filippina ma il suo libro preferito è “Io non ho paura” di Niccolò Ammaniti.