Il non social di Ben Silbermann è a lavoro su Lens: scatti una foto e la piattaforma riconosce il piatto suggerendo le ricette giuste
Pinterest è una piattaforma davvero interessante. Ed è cambiata moltissimo dai primi anni, cioè dal lancio dell’ormai lontano 2010. Si tratta, per chi non la conoscesse, di una sorta di enorme bacheca degli interessi usata da oltre 175 milioni di persone al mese: si condividono principalmente foto e video individuati nel corso della navigazione sul web “pinnandoli” grazie a un bottone integrato nel browser (oppure caricandoli direttamente), cioè fissandoli in una bacheca digitale. E raccogliendoli in collezioni tematiche, per soggetto, argomento o quel che si vuole.
La prima campagna pubblicitaria
Com’è chiaro, si tratta di un social network del tutto particolare, orientato a quegli ambiti tipicamente visuali come la grafica, la moda o il cibo. Anche se, a dirla tutta, il ceo Ben Silbermann ha più volte insistito sul fatto che Pinterest NON sia una piattaforma sociale paragonabile a Facebook o Twitter ma qualcosa di nettamente diverso. Per questo, a oltre otto anni dal lancio, proporrà la prima campagna pubblicitaria negli Stati Uniti nel corso della prossima estate.
Il cibo al centro di Pinterest Lens
La novità è però un’altra. La piattaforma ha appena annunciato alcuni nuovi modi che la mettono ancora di più in competizione con i siti di cucina e di ricette, facendo del cibo il tema prediletto dell’intera strategia del prossimo futuro. La nuova serie di funzioni è raccolta sotto il cappello Pinterest Lens ed è una funzionalità che consiglia ricette in base agli ingredienti che si cercano nella barra sulla piattaforma o suggerisce piatti affini anche in questo caso alla ricerca di una specifica pietanza. I suggerimenti non partiranno solo in base alle ricerche testuali (anzi quello è l’aggiornamento minore) ma, grazie all’aiuto dell’intelligenza artificiale, anche in virtù del riconoscimento visuale dei piatti raffigurati nelle immagini che gli utenti pubblicano sulle proprie board. Un po’ come fatto già a febbraio con gli abiti, gli accessori e i mobili.
Fotografi la bistecca e…
«Stiamo applicando la tecnologia di visione computerizzata non solo per identificare un ingrediente ma anche per mostrarti come realizzare un certo piatto» ha spiegato la pr Dyani Vanderhorst. Poco chiaro? Ecco come funziona: ti trovi in un ristorante e fai una foto alla tua bistecca tramite Pinterest (ma senza necessariamente postarla sulle tue bacheche). Automaticamente vedrai suggerirti ricette simili nell’applicazione che potrai salvare e consultare in seguito per cimentarti a casa: il sistema avrà riconosciuto da solo il piatto come combinazione dei vari ingredienti.
Più opportunità per i brand
«Più le persone arrivano su Pinterest per cercare ispirazione sui piatti e usano queste nuove funzioni per scoprire ricette che potranno apprezzare più si aprono opportunità per i brand di essere scoperti – ha aggiunto un portavoce – incoraggiamo le società a caricare tutti i contenuti di questo genere su Pinterest in modo da poter essere individuati quando gli utenti scavano alla ricerca di piatti e preparazioni».
Nuovi filtri, gastronomici
Se non bastasse la ricerca si fa sempre più precisa: si aggiungono nuovi filtri gastronomici come tempi di cottura, ingredienti, preferenze alimentari con un occhio al mondo vegano, senza glutine e senza lattosio. Infine ogni ricetta sarà corredata dalle stellette, per capirne l’affidabilità, e da recensioni (ovviamente anche visuali, con foto) per giudicarne il valore. Una mossa pesante verso i contenuti enogastronomici, insomma, evidentemente guidata dagli oltre 250 milioni di ricerche visuali al mese realizzate sulla piattaforma di base a San Francisco. D’altronde l’ambito del cibo e delle bevande conta al momento 15 miliardi di pin catalogati dal lancio. Adesso “applichiamo sofisticati meccanismi di machine learning per identificare cosa c’è in quelle immagini” spiega il sito del (non)social, evidenziando così la sua principale ricchezza: un enorme database con cui nutrire i suoi algoritmi di riconoscimento visuale.