Una giornata dedicata alla nuvola che diventa una risorsa su cui costruire il business. Con un approccio open: open innovation e open source
Sul palco si racconta la storia di come Oracle stia cambiando pelle, tra gli stand di The Cloud Show si respira invece aria di novità: intelligenza artificiale, IoT, semantica e tecnologia a tutto tondo al servizio di grandi e piccole imprese che si aprono alla trasformazione digitale degli strumenti di lavoro. La tecnologia d’altronde è una risorsa: una risorsa da impiegare per sviluppare il business, e per farlo al meglio si deve tenere un approccio aperto. Aperto alle novità, e aperto alle nuove formule di collaborazione per creare valore.
Le tendenze secondo Gartner
Bianca Granetto, vicepresidente di Gartner, ha offerto una visione a tutto tondo dei trend in atto nel mondo dell’impresa: un’impresa che va incontro alla digitalizzazione dei processi non più vedendo l’informatica e l’IT come un costo, o al più un mezzo per tagliare le spese, quanto come una risorsa con cui costruire e ricostruire il prodotto che offre clienti.
L’Italia però, purtroppo, soffre ancora di un ritardo nell’impegno in questo senso: se è vero che sono ormai quasi il 50 per cento le imprese che hanno avviato un’iniziativa di digitalizzazione interna e generano una crescita del 18 per cento anno su anno (valore che raddoppia per le PMI), purtroppo questo dato va mondato da una grossa fetta di chi sta solo conducendo progetti pilota che magari sono ancora allo stadio di design.
Nel resto del mondo gli investimenti stanno crescendo, puntando su cloud come alternativa significativa ai datacenter privati: una fetta importante di aziende lavora oggi in un contesto di nuvola ibrida, così da traghettare la sua infrastruttura tecnologica verso i nuovi formati e nel contempo iniziare a sfruttare le risorse che il cloud può offrire. Dalla AI alla realtà virtuale, dall’IoT ai chat-bot che comprendono il linguaggio naturale: sono questi i treni su cui salire a bordo secondo Gartner, le tecnologie emergenti su cui puntare per il medio e lungo termine.
Chi sono i cloud hero
Chi punta sul cloud, oggi, punta sull’innovazione: “Un percorso inarrestabile che oggi trova nuova forza con la rivoluzione che arriva dall’intelligenza artificiale e dal machine learning – sono le parole di Fabio Spoletini, Country Leader di Oracle Italia – Strumenti potenti che con il cloud possono essere nativamente integrati in piattaforme, dati e servizi, con una semplicità altrimenti impossibile”.
Per questo Oracle ha deciso di incoronare al Palazzo del Ghiaccio i cloud hero: aziende come Moleskine, Fastweb, Mediaworld, A2A, Siram, Tecnocasa, Ubi, Boscolo Tours, Danieli Officine Meccaniche. Marchi di aziende che in alcuni casi sono multinazionali, in altri sono impegnate in settori strategici come le telecomunicazioni o l’energia: tutte in comune hanno la scelta del cloud come strumento di evoluzione verso un mercato che pone sempre maggiori sfide sul piano della competizione e della regolamentazione.
A loro Oracle mette a disposizione la propria IaaS di seconda generazione, una piattaforma aperta su cui cucire di volta in volta un prodotto su misura: una piattaforma aperta nei fatti, visto che è costruita interamente sulla base di open standard o di prodotti open source. Ma, soprattutto, aperta in termini di possibilità: l’innovazione oggi non può più essere solo il frutto del lavoro di una singola azienda, lo ha ribadito Fabio Spoletini sul palco, dunque l’impegno di Oracle per abbracciare e supportare le community open source e le startup non potrà che andare avanti.