“Il centro – ha detto il ministro degli Esteri finlandese Timo Soini in conferenza stampa – è stato realizzato per sensibilizzare alle minacce ibride e a come queste possano sfruttare le vulnerabilità delle moderne società occidentali.
Diversi Stati membri dell’Unione europea e della Nato hanno dato il via libera all’istituzione di un centro a Helsinki per la ricerca su come affrontare attacchi informatici, propaganda e disinformazione online.
Il memorandum d’intesa è stato firmato finora da Stati Uniti, Regno Unito, Francia, Germania, Svezia, Polonia, Finlandia, Lettonia e Lituania, mentre è previsto che altri Paesi si aggreghino nel mese di luglio.
La nazione ospitante, la Finlandia – Paese dell’Ue partner ma non membro effettivo dell’Alleanza Atlantica, confina per 800 miglia con la Russia, accusata di aver interferito (o di volerlo fare) nella vita democratica di diversi molti Stati occidentali.
Il centro avrà sede a Helsinki e formerà una rete di esperti dei Paesi partecipanti. Una prima riunione del gruppo direttivo si è tenuta mercoledì scorso. Per la fine dell’anno si prevede che il centro conterà su un team di dieci persone.
“Il centro – ha detto il ministro degli Esteri finlandese Timo Soini in conferenza stampa – è stato realizzato per sensibilizzare alle minacce ibride e a come queste possano sfruttare le vulnerabilità delle moderne società occidentali.
Il budget annuale a disposizione del centro è stato inizialmente fissato a circa 1,5 milioni di euro, forniti per metà dalla Finlandia e per il resto dagli altri Paesi aderenti.
Fonte: CyberAffairs