Dall’idea di una ragazza pakistana, il tutorial di Chayn che spiega l’uso delle tecnologie per l’empowerment delle donne in Internet
Da qualche tempo il tema della cybersecurity riesce a ottenere qualche spazio d’attenzione da parte dei media a causa del proliferare di virus e malware che bloccano computer, svuotano i conti e impallano i telefonini.
Digital personal security
La sicurezza informatica ha poi smesso di essere una questione di spioni e servizi segreti quando abbiamo scoperto che, forse, anche le elezioni di un paese come gli Stati Uniti possono essere state condizionate da intrusioni informatiche e divulgazione non autorizzata di dati e informazioni digitali. Ed è diventata una preoccupazione da quando si sono moltiplicate le richieste di riscatto da parte di criminali che con i loro virus prendono in ostaggio cartelle sanitarie o bloccano le serrature elettroniche di stanze d’albergo ai danni di ignari turisti.
Ma, nonostante tutto questo, si continua a prestare poco attenzione alla propria sicurezza personale quando si è online, soprattutto in quegli ambienti digitali che sono i social network. A farne le spese sono i più giovani, gli immigrati digitali e spesso le donne, vittime di minacce e stalking online, bersaglio di un linguaggio dell’odio che le sminuisce e discrimina per la loro identità di genere piuttosto che per carattere o cultura e che le fa oggetto di quel fenomeno perverso noto come revenge porn, cioè la diffusione di immagini o video di nudi messi in rete per vendicarsi della fine di una relazione.
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Per questo motivo il gruppo di donne riunite intorno al progetto Chayn, ha deciso di preparare una guida antiviolenza per prevenire e contrastare le molte facce che assumono gli abusi, le minacce e le intimidazioni in rete nei confronti delle donne.
Il progetto antiviolenza di Chayn
CHAYN è un progetto aperto che usa la tecnologia per consentire alla donne di avere il controllo sulla propria vita e contrastare ogni tipo di oppressione.
Nato nel maggio 2013, dall’idea di Hera Hussain di realizzare una piattaforma per le donne che avevano vissuto episodi di violenza domestica nel suo paese, il Pakistan, dopo una raccolta di fondi online è riuscita a crearla, a lanciare il sito e a raccogliere intorno al progetto un team di 70 attiviste sparse in tutto il mondo.
Basato sul lavoro non restribuito delle sue volontarie, Chayn ha creato la guida definitiva per la protezione delle donne in rete: “DIY ONLINE SECURITY GUIDE FOR EVERY WOMAN”
La guida per la sicurezza online di ogni donna
Nella guida di Chayn, scritta in inglese e tradotta in Arabo, Spagnolo, Francese, Farsi, Pashto, Urdu e Russo, si possono seguire passo dopo passo i consigli per una vita felice in rete a cominciare da pochi, semplici consigli per:
– imparare a usare browser con estensioni antitracciamento;
– usare motori di ricerca che non accumulando dati di navigazione;
– sfruttare l’anonimato dei nodi TOR;
– proteggersi con l’autenticazione a due fattori;
– gestire la privacy su Facebook;
– disabilitare la geolocalizzazione del proprio telefono cellulare e cancellarne i dati.
Tutto questo e molto di più (su antivirus, firewall, crittografia, telefonate vocali, eccetera), con un tutorial facile e veloce, anche in .pdf da scaricare qui: basic-diy-online-privacy-en per imparare a cancellare tutte le tracce delle interazioni online e non dare occasione a uno psicopatico, un fidanzato geloso, un marito violento di tiranneggiare, o peggio, le loro vittime.
Una guida insomma per proteggere la propria autonomia e la libertà di scelta in quanto donne, a dispetto di chi non vuole, ahimè, ancora riconoscerla e rispettarla.
A proposito, Chayn ha un chapter tutto italiano molto attivo e la guida sarà presto anche nella lingua di Dante.