Dopo Fedez e Gigi D’Alessio, anche l’autore di “Andiamo a comandare” e “Tutto molto interessante” passa con la startup di Davide D’Atri. «Non ho la necessità di appartenere a sistemi che garantiscono principalmente i più forti»
Una contesa aperta e senza esclusione di colpi? Possiamo definirlo così, con poche possibilità di essere smentiti, lo scontro in atto tra SIAE e Soundreef, la startup di Davide D’Atri basata a Londra (autorizzata da marzo 2016 dalle autorità inglesi a operare sul mercato della raccolta dei diritti d’autore in ambito musicale) che ha sfidato il monopolista italiano dei diritti d’autore (da 130 anni). Una contesa che ha spinto proprio gli autori a schierarsi da una parte o dall’altra. L’ultimo, in ordine di tempo, dopo Fedez e Gigi D’Alessio, che ha scelto la startup di D’Atri è Fabio Rovazzi.
Il primo a vincere con il solo streaming
«In Italia è una realtà appena nata, un po’ come me. Ho un repertorio tutto da costruire e questo mi ha spinto a scegliere Soundreef per la raccolta dei diritti d’autore in ambito musicale, non ho la necessità di appartenere a sistemi che garantiscono principalmente i più forti». Una scelta accolta con soddisfazione da Soundreef. «Siamo orgogliosi che arrivi nella nostra squadra un autore capace di hit come “Andiamo a comandare” – ha dichiarato Davide D’Atri – Fabio Rovazzi è stato il primo italiano a vincere il disco d’oro solo grazie agli streaming. Ha riscosso un enorme successo presso un pubblico trasversale, che va dai bambini agli adulti. Ancora una volta Soundreef si conferma partner affidabile e sono tanti gli artisti che ci stanno affidando la raccolta dei loro diritti d’autore per la semplicità e la rapidità dei nostri sistemi di rendicontazione e pagamento».
Non facciamo campagna acquisti
A stretto giro la replica di SIAE. «Come abbiamo ribadito più volte in questi mesi – ha dichiarato il presidente Filippo Sugar – SIAE è una società senza scopo di lucro, il cui unico obbiettivo è la tutela di tutti gli associati e non è assolutamente nostra intenzione ingaggiare una campagna acquisti di singoli autori. Siamo la casa di tutti gli autori ed editori con oltre 83 mila iscritti».
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SIAE: 7500 nuovi iscritti, in calo le fughe
Una casa che, stando ai numeri portati dalla Società Italiana Autori ed Editori, non mostra crepe. «Nel 2015 – aggiunge Sugar – abbiamo registrato 7.336 nuovi iscritti e per fine 2016 prevediamo di superare le 7.500 nuove adesioni». E c’è anche il dato di quanti se ne vanno. «Siamo anche soddisfatti dalla significativa diminuzione del numero di dimissioni registrato negli ultimi due anni, segno di una rinnovata fiducia in SIAE. Nel 2015 i dimissionari sono scesi a 734 (-24% rispetto all’anno precedente) e per il 2016, ad oggi ne abbiamo solo 332».