Her è un’app di dating online dedicata a lesbiche e donne bisessuali. La sua creatrice, Robyn Exton, l’ha lanciata a colpi di sambuca e tequila.
Hai inventato un’app ma non hai i soldi per lanciarla? Potresti ispirarti al caso Her, piattaforma di dating dedicata a lesbiche e donne bisessuali. La sua creatrice è Robyn Exton e, al momento di lanciare sul mercato la sua creatura, si è trovata a dover fare i conti con il suo portafogli vuoto. Ma laddove molti si sarebbero scoraggiati, lei ha usato la creatività e ha ribaltato la situazione con un paio di bottiglie di tequila.
Come a raccontato a Bbc.com “Nei primi giorni di Her sono andata per nightclub con una bottiglia di sambuca in una mano e una di tequila nell’altra, offrendo uno shot a tutte le donne che davanti a me avrebbero scaricato l’app”. Visto il successo dell’operazione casalinga, la 29enne ha ripetuto l’esperimento ai festival inglesi dedicati al mondo LGBT di Manchester e alla Brighton Pride. Ha individuato le donne in fila per i bagni chimici e ha offerto loro carta igienica e un flyer in cui promuoveva la sua app. Una strategia perfetta per scovare gli early adopter. E da lì è stato un continuo successo.
Il successo già nel 2013: Her cresce col passaparola
Questo succedeva nel 2013. L’innovativa campagna di marketing low cost messa in campo da Exton ha portato i suoi frutti: le utenti sono cresciute rapidamente e il successo si è poi consolidato grazie al passaparola.
Her è nata a Londra ma l’anno scorso Exton ha trasferito il quartier generale della sua azienda a San Francisco per relazionarsi più strettamente con i suoi investitori e per essere al centro del giusto ambiente sociale che ha permesso all’app di raggiungere oltre un milione di utenti in tutto il mondo.
Her nata per consolare un’amica lasciata dalla sua compagna
L’idea di Her è nata dalla frustrazione della Exton davanti alle app dedicate a lesbiche e bisessuali: secondo lei non erano abbastanza buone. Nella maggior parte dei casi si trattava di app dedicate agli incontri tra gay declinate al femminile. Grazie al suo know how costruito in un’agenzia di branding di Londra, specializzata in piattaforme per incontri online, le si è accesa la lampadina. Durante una serata al pub con le amiche, organizzata per consolare una di loro reduce da una separazione dalla sua compagna, ha proposto alla donna di registrarsi a queste app d’incontri per cercare un’altra ragazza. “Era folle: conoscevo il settore e ho pensato ‘è questo il meglio sul mercato per le donne?’. Eravamo costrette a utilizzare queste imbarazzanti e umilianti app”. Ed è stato lì che la Exton ha deciso di licenziarsi e iniziare a sviluppare Her.
La necessità di avere un’app che non fosse imbarazzante
Per creare Her, Exton si è trasferita da suo padre per risparmiare. Poi con 10.000 sterline – tutti i suoi risparmi, incluse 4.000 sterline vinte a una lotteria – la neo imprenditrice lancia la sua app, che nel 2013 si chiamava Dattch (crasi tra “date” e “catch” – appuntamento e conquista). Ha partecipato a Wayra, il programma dedicato alle startup di Telefonica, per permettere alla sua app di evolvere, aggiungendo una sezione news ed eventi. “Abbiamo creato un’esperienza più social per i nostri utenti”, ha dichiarato Exton a Bbc.com.
La dimostrazione è che una larga percentuale di utenti usa Her per scoprire cosa fare in città, leggere contenuti dedicati al mondo LGBT e farsi nuovi amici nella propria zona. Nel 2015 arriva anche l’operazione di rebranding e compare il nome definitivo dell’app: Her. Il motivo? “La gente non riusciva a pronunciare Dattch”, spiega Exton.
Al debutto 2,5 milioni di dollari in funding per l’app Her
Dal suo debutto sul mercato Her ha raccolto 2,5 milioni di dollari, grazie a investitori americani come Michael Birch, creatore del social network Bebo, e Alexis Ohanian, co fondatore di Reddit. Con l’arrivo della versione premium dell’app, la sua creatrice si prepara a intascare finalmente qualche soldino. Non c’è ancora un prezzo stabilito, ma questa variante aggiungerà features interessanti.
L’analista Brittany Carter, intervistata da Bbc.com, svela il segreto del successo di quest’app: “Includere contenuti che creano maggior engagement tra gli utenti è un modo eccellente per incoraggiarli a usare di più l’app, specie quando la base è così ristretta e la sua crescita si trova a uno stadio critico”. Ma Her dovrà stare in guardia dai potenziali competitors.
Dalla sua base a San Francisco, Robyn Exton e i suoi cinque colleghi, più altri due rimasti a Londra, al momento stanno in guardia principalmente dagli uomini che cercano di registrarsi su Her: le indagini condotte dal tema mostrano che il 15% delle persone che cercano di registrarsi alla piattaforma sono uomini che fingono di essere donne. Per evitarlo, tutti gli utenti devono verificare il proprio account, collegandolo a quello Facebook e Instagram, così che l’algoritmo di Her possa rapportare le immagini pubblicare e riportare chi cerca di violare la community.
«Il ricordo più bello? Una ragazza venuta a ringraziarmi dopo aver usato Her»
Il ricordo più bello di Robyn Exton nel cammino che l’ha portata al successo con Her non è in quelle serate a base di sambuca, tequila e flyer. Sono le utenti che la ringraziano a renderla felice. “Una ragazza è venuta a parlarmi alla fine di un evento per ringraziarmi. Si era imbattuta in Her e ora poteva relazionarsi con un gruppo di donne simili a lei, che sapevano metterla a proprio agio e che non le chiedevano come si definisse”.