Lorenzo Polentes parla della sua idea: Andale, un’app che aggrega tutti i servizi di sharing nei trasporti
È in corso la call per nuova edizione di .itCup, la competizioni per startup nel campo ICT, promossa dalla piattaforma Registro.it. In palio premi in denaro, un percorso formativo e la possibilità di volare a San Francisco a Mind The Bridge. Abbiamo raggiunto uno dei tre vincitori della scorsa edizione, Lorenzo Polentes di Andale (ex eVeryride) che ci racconta la sua storia.
Va in Europa, torna in Italia e inventa un’app
Lorenzo ha 27 anni e con una laurea in ingegneria gestionale in tasca ha girato l’Europa, in Finlandia per studi e poi a Madrid per un’esperienza di lavoro. In Italia ci torna dopo che Vodafone accetta la sua candidatura. In azienda incontra Niccolò Semenzato (l’attuale CTO dell’app). Durante una serata con altri amici i due cercano un servizio di car sharing e capiscono che c’è un problema: «Abbiamo aperto una delle app dei servizi di auto condivise e abbiamo notato che mancava un solo strumento che li racchiudesse tutti, consentendo all’utente di fare un confronto di tempi e costi tra i tanti servizi disponibili sul mercato» spiega Lorenzo che decide allora di mettere mano all’idea e di creare un team con designer, social media manager e legali esperti.
Come funziona Andale
Inizialmente il progetto si chiama eVeryride, recentemente ha cambiato nome in Andale: «L’obiettivo è di andarci a sostituire alle mille app che l’utente deve aprire se vuole usufruire di un servizio di car, bike, o scooter sharing» spiega Lorenzo che trascorre un anno e mezzo a contattare le aziende fornitrici in Italia e all’estero (Enjoy, E-Vai, Uber, GuidaMI, car2go, sono solo alcuni degli esempi dei servizi presenti sull’app). Andale consente di fare stime di costi e tempi, fare confronti tra le soluzioni di sharing, prenotare il veicolo. E con un solo modulo gratuito iscriversi a tutti i servizi e avere 150 minuti di viaggio bonus. Oggi l’app funziona su Roma, Firenze, Milano e Torino: «Abbiamo 20mila utenti che hanno scaricato Andale. Oggi guadagniamo una percentuale ogni volta che un nostro utente completa l’iscrizione a uno dei servizi presenti».
Un’idea pluripremiata
Sono tanti i premi che la startup ha ricevuto fino a oggi. La vittoria a It.cup (4mila euro più formazione offerti da b-ventures) ha portato fortuna al team che poi ha inanellato una serie di riconoscimenti (Innovits, Bocconi #StartupDay, Edison Start). E soprattutto la vittoria al bando Impact, 100mila euro “che ci hanno permesso di traghettare la startup fino alla chiusura dei primi contratti” racconta Lorenzo.
Tempi lunghi vs mercato veloce
Lorenzo ci racconta come sia stato difficile per lui trovare partnership in Italia visti i tempi lunghi di risposta in un confronto con realtà straniere: «Quando contatti aziende estere ti rispondono subito e ti dicono con chiarezza se sono interessate o meno a collaborare con te. In Italia la stessa attività può richiedere in alcuni casi un anno o anche di più per ricevere un feedback. Questo ti mette in seria difficoltà lo sviluppo del business perché il mercato ragiona con logiche molto più veloci, specie se fai una startup».
L’eredità di .itCup, i giorni di formazione
Anche quest’anno è previsto per i 10 finalisti un percorso di formazione in aula di tre giorni su tempi come la scalabilità del business, la composizione del team, il rapporto con gli investitori e la gestione economico finanziaria: «È un percorso di micro accelerazione che ci è stato molto utile. Ci sono diversi interlocutori che ti offrono delle dritte e puoi confrontarti con altre startup e capire i limiti e le potenzialità della tua idea» conclude Lorenzo.
Il bando scade il 13 giugno
È possibile iscriversi al bando di .itCup fino al 13 giugno. La competion è aperta a startup e anche ad idee in fase di sviluppo.