Il colosso parmense presenta a Cibus il prototipo della sua stampante 3D che potrebbe finire in case e ristoranti. Fra i nuovi formati possibili con la macchina, “rose”, “lune” e “vortipe”
Forme, colori e design personalizzati. Ma anche impasti e dunque valori nutrizionali controllati. Barilla sta per presentare la sua stampante 3D per la pastasciutta del futuro. O meglio: per prodursela in casa da soli, partendo dagli ingredienti compressi in una cartuccia. Un progetto partito ormai quattro anni fa e coordinato da Fabrizio Cassotta, che occupa lo scoppiettante ruolo di Innovation pasta, ready meals e smart food manager del colosso alimentare di Parma. Probabilmente uno dei lavori più belli del mondo.
Il prototipo con gli olandesi di Tno
Per il momento si tratta ovviamente di un prototipo messo a punto grazie alla collaborazione con l’olandese Tno (Organizzazione olandese per la ricerca scientifica applicata) di Eindhoven col quale sfornare, se così si può dire, non solo spaghetti e rigatoni ma anche i tre nuovi formati nati dalle oltre 400 idee di una competizione lanciata su Thingiverse: rose, lune e vortipe (queste ultime sono senza alcun dubbio le nostre preferite). Nulla impedirà in futuro di arricchire la propria library con tipi di pasta realizzati in base alle proprie fantasie oppure, come si fa ormai in decine di ambiti diversi, scaricando il “progetto” proposto da qualche appassionato.
L’anteprima a Cibus
La macchina viene presentata nel contesto di Cibus, il salone internazionale dedicato alle ultime tendenze dell’alimentazione partito lunedì 9 maggio a Parma. Bastano due minuti per trarne un prodotto fresco grazie all’impasto di acqua e semola di grano duro.
A casa e al ristorante
“Possiamo immaginare che nelle abitazioni la stampante per pasta dovrà essere compatta e con un maggiore accento sulla varietà del prodotto che si può preparare con essa – ha spiegato Cassotta alla Stampa – nelle aziende e nei ristoranti ci vorranno invece macchinari più grossi e veloci. Continuiamo a studiare il settore, ma per ora fare una previsione sulle tempistiche di disponibilità sul mercato è impossibile”. In ogni caso i fronti aperti sembrano molti: dall’autoproduzione domestica alla ristorazione professionale.
Anche i cuochi potrebbero dunque essere costretti a confrontarsi con novità del genere: “La pasta 3D, oltre ad essere una pasta di ottima qualità, veloce in cottura ma nello stesso tempo al dente, si presta alla realizzazione di piatti gourmet” ha spiegato Marcello Zaccaria, che presenterà a Cibus 2016 una ricetta pensata proprio per valorizzare al meglio questo innovativo tipo di pasta. Si tratta della Pasta 3D su crema di piselli con calamaretti spadellati, pomodorini caramellati e pinoli tostati. Buon appetito (quello non si può stampare in 3D).