Le pizzerie straniere a Milano hanno raggiunto i titolari italiani: ormai sono oltre 600 su 1300. In gran parte sono imprese di egiziani (poi vengono cinesi e turchi). E la pizza sta diventando sempre più etnica
E’ uno dei piatti simbolo della cucina italiana nel mondo, la pizza. E tuttavia a Milano la margherita o la napoletana sta diventando sempre più affare di stranieri. Ed è, anche, ormai sempre più etnica, soprattutto se in versione take away. Un fenomeno che viene fuori da dati, così come emerge da una elaborazione Camera di commercio di Milano.
Locali stranieri al sorpasso
In termini di numeri, a Milano le pizzerie straniere hanno infatti già raggiunto i titolari italiani delle imprese, e sono agguerrite e pronte al sorpasso. Considerando le quasi 1.300 imprese che nell’attività dichiarano di essere pizzerie, il 50% (oltre 600) è infatti in mano a stranieri. E si tratta soprattutto di egiziani, che pesano da soli per i due terzi degli stranieri (considerando solo le imprese individuali) e ben un quinto di tutte le pizzerie di Milano. Vengono poi gli imprenditori cinesi (equivalenti al 16% delle piccole imprese del settore, 4,5% di tutte le pizzerie) e quelli turchi (7,4% e 2,1%). La maggior parte dei pizzaioli egiziani è originaria di Assiut, capitale dell’omonimo governatorato a grande concentrazione coopta, ma c’è anche la pizzeria mista egiziano-peruviana.
La pizza è sempre più etnica
C’è poi l’aspetto culinario da considerare, con una pizza che diventa, grazie alla commisione di tradizioni e generi, sempore più etnica. A Milano si trova infatti la pizzeria-macelleria e quella che è anche osteria, la pizzeria che è specializzata anche in fagotti oppure è una salumeria. E non è affatto raro imbattersi in locali che offrono, accanto alla pizza, anche rosticceria e specialità dolci arabe. Oppure trovare, insieme alla pizza, chi offre sempre anche il tradizionale kebab o addirittura gli involtini primavera cinesi.