Il 23 ottobre si terrà a Firenze il Primo Forum Indire sulla scuola del futuro: esperti si confronteranno in 5 tavoli su architetture scolastiche, nuove metodologie di apprendimento e sul movimento delle avanguardie educative
Indire, Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa compie 90 anni: nell’ambito delle iniziative per i festeggiamenti, è in programma per il 23 ottobre, a Firenze “Avanguardie dell’Innovazione – Primo Forum Indire sulla Scuola del Futuro”. L’incontro si terrà presso il Salone de’ Cinquecento di Palazzo Vecchio, Piazza della Signoria, dalle 10 alle 13,30 e farà il punto a un anno dal lancio di Avanguardie educative , il movimento che vuole diffondere esperienze di trasformazione del modello didattico e che ha coinvolto oltre 220 scuole sull’intero territorio nazionale.
La giornata sarà strutturata come un dibattito sui processi d’innovazione in corso nella scuola, con cinque tavoli di confronto:
1. Spazi educativi e architetture scolastiche
Come si stanno evolvendo gli spazi della scuola? Quali sono le nuove architetture possibili? Come stanno cambiando spazi e tempi dell’apprendimento? A partire da queste domande, si confronteranno sul tema dell’architettura scolastica innovativa Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di missione per il coordinamento e impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, e Matteo Scagnol, architetto ed esperto in progettazione di scuole a indirizzo pedagogico innovativo. Modera Leonardo Tosi, tecnologo dell’Indire.
2) L’impatto delle innovazioni sui processi di apprendimento
Qual è il valore dell’innovazione nei processi di apprendimento? L’utilizzo delle tecnologie nella didattica è funzionale alla creatività? Con le nuove tecnologie come cambiano gli stili di apprendimento dei ragazzi? Possiamo parlare di “intelligenza digitale”? Ad animare il dibattito sul rapporto fra apprendimento, innovazione e creatività saranno Mauro Maldonato, professore di Psicologia generale, e Orazio Miglino, professore di Psicologia dello sviluppo e Psicologia dell’educazione. Modera Alessia Rosa, ricercatrice Indire.
3) MOOC: un’occasione per la formazione?
Le strutture didattiche basate sulle immagini hanno segnato la storia dell’educazione e sono ancora oggi alla base del nostro compito di educatori. Ciò che cambia è la tecnologia, che permette di rivisitare i format tradizionali ed esprimersi attraverso linguaggi inediti. I MOOC (Massive Open Online Courses, corsi online gratuiti e aperti a tutti) devono essere considerati come una disruptive innovation o al contrario un artificium in grado di potenziare e modificare le dinamiche di aula? Sono il risultato di una serie di inefficienze del sistema educativo oppure un’opportunità per intervenire sul recupero scolastico e sulla democratizzazione dell’istruzione? “Massivo” equivale a “standardizzato”? Prendono parte al dibattito Susanna Sancassani del Politecnico di Milano, esponente del progetto “MOOCs to bridge the gaps”, e Antonella Poce, dell’Università Roma 3, sostenitrice di un approccio legato alla “tecnologia critica” e lontano dalla “modernizzazione forzosa”. Modera: Giuseppina Rita Mangione, ricercatrice Indire.
4) Esiti o processi: come valutare la qualità della scuola?
Il tema della valutazione della qualità della scuola è di scottante attualità. Il Sistema Nazionale di Valutazione ha contribuito a enfatizzare l’importanza degli esiti degli studenti come output privilegiato della scuola. Questo sistema non ci espone forse al rischio di appiattirsi sui risultati e sottovalutare i processi che caratterizzano le scuole più innovative, trascurando aspetti centrali relativi all’innovazione e al miglioramento? Protagonisti del dibattito Mario Castoldi del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino e Tommaso Agasisti, del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano. Modera Massimo Faggioli, dirigente di ricerca dell’Area Valutazione e Miglioramento dell’Indire.
5) Il Movimento delle Avanguardie educative come strumento per portare a sistema l’innovazione
Nell’ultimo dibattito Stefania Bocconi, ricercatrice presso l’Istituto per le Tecnologie Didattiche del CNR, si confronta con le esperienze delle scuole coinvolte nelle Avanguardie educative per riflettere su cosa significa innovare la scuola, come favorire la diffusione delle migliori pratiche educative e portare a sistema l’innovazione, in che modo costruire una “scuola del futuro” in grado di rispondere alle sfide poste dalla società della conoscenza (per approfondire, leggi il Manifesto delle Avanguardie educative). Al tavolo è stato invitato un rappresentante della Segreteria tecnica del Ministro Stefania Giannini. Modera Salvatore Giuliano, dirigente scolastico dell’IISS “Ettore Majorana” di Brindisi.
L’intera giornata sarà trasmessa online in diretta streaming.