Se domani mattina un alieno bussasse alla tua porta, e in qualche modo tu capissi che potreste facilmente comunicare e che non hai nulla da temere, cosa faresti? Per quanto ne sappiamo, nessun essere umano si è mai trovato in questa situazione.
Ma quello che sta accadendo da quando, solo pochi mesi fa, possiamo dialogare con sistemi di intelligenza artificiale generativa, come ChatGPT e Bard, è la cosa più simile a un incontro con un’entità aliena che ci sia capitata finora. Senza un’esperienza precedente, molti sono invasi dalla paura dell’ignoto: cosa sta succedendo? Cosa ci succederà? Ma in qualcuno prevale invece lo stupore per la novità: cosa posso imparare di questo inatteso ospite?
E, cosa da esso posso imparare su di me? Nelle pagine che seguono esploriamo soprattutto questa seconda dimensione: senza lasciarci vincere dai pur comprensibili timori, andiamo alla scoperta di un futuro di cui forse stiamo vedendo i primi segni. È un cammino tracciato per sollecitare domande su noi stessi e la nostra umanità, che potremo fare senza preoccupar- ci di essere esperti di informatica o matematica.
Ma che magari ci farà respirare la bellezza di terre poco esplo- rate al confine tra “cultura tecnico-scientifica” e “cultura umanistica”, e che potremo abitare se saremo saggi nelle decisioni che prenderemo: insieme con gli alieni che ci siamo costruiti. In una condizione di cambiamento inatteso, rapido e radicale come quella che stiamo vivendo, la conversazio- ne tra noi, e non solo con dei chatbot, è vitale.
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Quanto segue nel libro L’Intelligenza Artificiale di Dostoevskij (Il Sole 24 Ore) è anche il risultato di tanti dialoghi con colleghe/ colleghi e amiche/amici. La paura dell’ignoto è naturale, ma lo stupore per la novità può essere più forte.
Propongo un viaggio alla scoperta di noi stessi e della nostra umanità, che non richiede competenze tecniche o matematiche, ma che magari ci farà respirare la bellezza di terre poco esplorate al confine tra “cultura tecnico-scientifica” e “cultura umanistica”, e che potremo abitare se saremo saggi nelle decisioni che prenderemo: insieme con gli alieni che ci siamo costruiti.
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Quali sfide attendono la società di domani? Quali sono i rischi e quali le possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico? Per la rubrica “Futuro da sfogliare” un estratto del libro L’Intelligenza Artificiale di Dostoevskij (Il Sole 24 Ore) di Luca Mari, Professore ordinario di Misure elettriche ed elettroniche all’Università Carlo Cattaneo – LIUC nonché autore di numerose pubblicazioni scientifiche. Si occupa di ingegneria dell’informazione e di cultura dell’intelligenza artificiale.