Rifondare l’industria dei semiconduttori. Dopo aver vissuto un finale di 2023 sulle montagne russe, con quel week end vissuto da Ceo licenziato e poi riammesso a bordo, Sam Altman sta maturando piani ambiziosi per OpenAI e, in generale, il settore dell’intelligenza artificiale. Il Wall Street Journal ha pubblicato un articolo nel quale emerge che l’imprenditore sarebbe alla ricerca di fondi, coinvolgendo anche il governo degli Emirati Arabi Uniti. Una persona informata sulla questione ha stimato il target: servono dai 5 ai 7 trilioni di dollari. Ma per fare cosa?
Sam Altman contro tutti?
Sam Altman è il Ceo di quella che ad oggi è una delle società tecnologiche più famose al mondo. Dopo aver pubblicato nel 2022 il software ChatGPT, gratuito per tutti, è successo qualcosa di notevole nell’ecosistema delle Big Tech e, a cascata, delle startup: tutti hanno iniziato a parlare di AI, proponendo software competitor e raccogliendo fondi. In un periodo non facile per chi è in cerca di risorse dal Venture Capital, le startup AI sembra abbiano qualche chance in più.
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Con un tesoretto da 7 trilioni di dollari, Sam Altman vorrebbe accelerare la crescita di OpenAI, realizzando chip più economici per alimentare i software di intelligenza artificiale. Uno dei nodi riguarda infatti i costi: i semiconduttori costano e, cosa non meno problematica, non sono così tanti. Per consentire a ChatGPT&Co di funzionare in maniera sempre più performante Altman ha bisogno di un’industria hardware che stia al passo. Anche perché il prossimo traguardo è l’AGI – artificial general intelligence -, frontiera su cui è al lavoro anche Meta.
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Ma inquadriamo la somma circolata sulla stampa: 7 trilioni di dollari cosa sono rispetto alla attuale industria dei chip? Nel 2023 le vendite dei semiconduttori a livello globale hanno toccato i 527 miliardi di dollari e si prevede raggiungano i 1000 miliardi (1 trilione) entro il 2030. OpenAI non è da sola in questa sfida: Microsoft ha investito negli anni oltre 10 miliardi nella società e poche settimane fa ha scalzato Apple diventando l’azienda più capitalizzata al mondo.