Non si è sbottonato più di tanto, ma Tim Cook ha promesso che l’azienda aprirà «nuovi orizzonti» nel settore dell’intelligenza artificiale generativa. Durante l’assemblea annuale con gli azionisti il Ceo di Apple ha fatto cenno ai piani della multinazionale sull’AI, tema su cui starebbe investendo circa un miliardo di dollari all’anno.
Apple è in ritardo sull’AI?
A differenza di altri competitor come Google e Microsoft, che da mesi rilasciano nuovi servizi di AI – la prima con Gemini, la secondo grazie alla partnership con OpenAI – la mela morsicata ha adottato una strategia diversa. E senz’altro più lenta. La novità più importante arrivata da Cupertino negli ultimi mesi è senz’altro il Vision Pro, un visore molto costoso che mescola realtà virtuale e realtà aumentata.
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Di recente abbiamo parlato di Apple anche per via della chiusura del Project Titan, ossia l’iniziativa lanciata nel 2014 su cui l’azienda ha investito miliardi di dollari per produrre la propria auto elettrica a guida autonoma. Un team composto da oltre 2mila persone non se ne occuperà più: alcuni membri sono stati destinate ad altre divisioni, altri sono stati invece licenziati.
Cook abbandona (per ora) i propri sogni sull’automotive e potrebbe puntare tutto sull’intelligenza artificiale. Ricordiamo che l’azienda non ci investe da ieri: l’assistente vocale Siri è stato uno dei primi agenti di AI diventati popolari in tutto il mondo. Se il 2023 è stato un anno dominato dall’AI grazie al successo planetario di ChatGPT e alla scelta di aziende competitor di seguire Microsoft sullo stesso terreno, il 2024 promette di essere un anno ancora ricco di novità.