La frontiera spaziale oggi è Marte. Sono anni che imprenditori come Elon Musk e agenzie governative di mezzo mondo investono per raggiungere il pianeta rosso. Nel frattempo i gamer ci sono già stati, in un sacco di titoli che ripropongono situazioni di vario genere. Se siete appassionati di trame alla Alien (è in uscita al cinema il capitolo Romulus il 14 agosto), allora Mars 2120 potrebbe fare al caso vostro. Se poi amate pure i metroidvania…
Mars 2120, la recensione
L’esplorazione di altri pianeti fa spesso da sfondo a trame videoludiche più o meno riuscite. Molto è stato scritto e girato a proposito, dunque la differenza si può fare nelle ambientazioni, nell’evoluzione dei personaggi. In questo caso la software house brasiliana QUByte Interactive ha apparecchiato un’avventura parecchio scomoda per Anna “Thirteen” Charlotte, la protagonista.
Il gioco inizia senza grossi preamboli. Marte non è affatto un pianeta ospitale: orribili creature ci accolgono come pericolosi invasori e iniziamo il rapido tutorial del combat system. Abbiamo provato il titolo su Nintendo Switch – console ideale a nostro avviso – riscontrando tuttavia una certa difficoltà nel dosare la mira con lo stick destro, con un sacco di proiettili a vuoto. Tocca farci la mano.
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Le situazioni di gioco evolvono rapidamente in Mars 2120, con schermate che zoomano in automatico e che ci faranno sentire estremamente piccoli e indifesi rispetto alle minacce. Il richiamo a pellicole come Alien e alle meccaniche di mostri sacri del genere come Super Metroid è palese e dichiarato.
Ispirato soprattutto nel character design dei nemici – immensi e temibili – Mars 2120 è realizzato in Unreal Engine, anche se evidenziamo una grafica tutto sommato non strabiliante. Le cinematiche arricchiscono la narrazione, ma nel complesso il titolo a nostro avviso non supera la sufficienza. A quel prezzo resta un prodotto onesto, che omaggia i grandi capolavori sci-fi.