Nel giorno più spaventoso dell’anno, dove andare a scoprire qualche leggenda misteriosa che aleggia tra le pareti di palazzi storici del nostro Paese o si disperde tra le strade di vecchi borghi oggi disabitati? Ecco cinque mete da non perdere per trascorrere un Halloween all’insegna del brivido.
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Cinque ghost town in Italia
Tra i borghi fantasma in Italia ci sono:
Monterano Antica – Roma – Lazio
Monterano, conosciuta come Antica Monterano o Monterano Vecchia è una città fantasma della provincia di Roma, nel territorio di Canale Monterano. Questa ghost town è, di fatto, composta da rovine, un angolo nascosto e senza tempo incastonato tra i Monti della Tolfa e il Lago di Bracciano. Questi stessi resti medievali, in un territorio consacrato prima dagli Etruschi per poi arrivare ad essere sotto il controllo dell’antica Roma, raccontano di un fasto splendore che non c’è più.
La grandiosità del borgo e l’eco di un ricco passato infonde malinconia ma anche stupore a un attento visitatore, complice anche il fatto che questo paese, negli anni d’oro del secolo scorso, ha ospitato riprese di celebri capolavori cinematografici come il colossal “Ben-Hur” di William Wyler del 1959, “Brancaleone e le crociate” di Mario Monicelli e ancora “Il marchese del Grillo”
Canate di Marsiglia – Davagna – Genova
Canate di Marsiglia è un borgo fantasma vicino a Genova di origine medievale, che risale al XII secolo ed è incastonato tra le aspre vette dei Monti Alpesisa e del Monte Lago a una altitudine compresa tra i 537 ed i 555 metri sopra il livello del mare. Canate si è lentamente spopolato tra il 1950 e il 1960, durante gli anni del boom economico, a causa della mancanza di una strada carrabile che arrivava fino al paese più vicino. Nel 1951 contava ancora 96 residenti mentre oggi, in questa sperduta frazione, sono rimaste in piedi un gruppo di casette in pietra dove si trovano ancora botti di legno, torchi e damigiane. In questo borgo risiede solo un signore con i suoi animali e si dedica all’agricoltura e alla pastorizia.
Apice Vecchia, Benevento
Apice vecchia, a soli 12 chilometri da Benevento, è il paese fantasma per eccellenza e per molti il borgo fantasma più affascinante d’Italia. Conosciuta come la Pompei del ‘900 fu fondata nell’antica Roma da Marco Apicio. La fine di questo incantevole borgo campano fu segnata a causa di due violentissime scosse di terremoto del VI e VII grado della scala Mercalli nell’agosto del 1962 che fecero tremare il Sannio e l’Irpinia. Il borgo fu fatto sgomberare da un’ordinanza del Ministero dei Lavori Pubblici ma molti cittadini trasgredirono e restarono nelle loro case. Purtroppo, dopo 18 anni dalle ultime scosse la natura del suolo sulla quale è costruito questo borgo, costrinse i pochi abitanti a lasciare definitivamente il paese a causa del violentissimo terremoto dell’Irpinia del 1980.
Questo borgo è morto due volte: nel 1962 e nel 1980, e racchiude in sé tante storie e tracce di vita vissuta che tolgono al visitatore la percezione del tempo.
San Nicola Imbuti, Foggia
Da idroscalo a città fantasma. San Nicola Imbuti, sul lago di Varano (Foggia) è stata la base per idrovolanti “Ivo Monti” durante la Prima guerra mondiale, ma la sua storia risale a molti secoli prima. Documenti confermano l’esistenza di un castrum già nel 1058, un insediamento monastico che venne soppresso nel 1750 per volere di Carlo III di Borbone, re di Napoli. A fine ‘800 lo Stato italiano edificò una base militare per idrovolanti che avrebbe dovuto ospitare una scuola di pilotaggio e dove, fino al 1917, stazionavano gli idrovolanti Macchi L3. Nel 1936 le strutture vennero recuperate e fino al 1944 furono sede della Sezione di Idrosoccorso. Oggi, purtroppo, la zona è in completo stato di abbandono.
Bussana Vecchia, Liguria
Nel 1887 un violento terremoto devasta la Liguria fino alla Provenza, seminando terrore e morte. Nel piccolo borgo di Bussana, in provincia di Sanremo, perdono la vita 55 persone su 820, circa il 7% della popolazione. E’ l’unico paese che resterà completamente abbandonato, diventando un villaggio fantasma.
Oggi, grazie alla creatività di una comunità di artisti, l’antico borgo racconta la sua storia attraverso le opere d’arte.