Uscito strategicamente a ridosso (ma non troppo) del Natale, l’ultimo device dell’azienda hi-tech BOOX strizza l’occhio a una platea piuttosto selezionata: studenti e professionisti alla ricerca di un dispositivo che permetta un uso quotidiano intenso senza per questo far soffrire gli occhi. Chiaro l’intento del produttore di spingere verso nuovi limiti la tecnologia e-Ink così da confezionare un prodotto versatile, il cui uso possa avvicinarsi a quello dei tablet. Avevamo testato qualche tempo fa il suo predecessore, perciò la domanda è d’obbligo: quali sono le novità di Note Air4 C?
Alla scoperta del BOOX Note Air4 C
Se a livello estetico i due dispositivi sembrano gemelli, è accendendo il Note Air4 C che è possibile apprezzare le novità. Il dispositivo infatti è decisamente più veloce rispetto al modello precedente. Merito del processore Octa-core e delle 6GB di RAM che consentono a questo curioso tablet dal pannello e-Ink di svolgere con disinvoltura una pluralità di funzioni. Mai niente di troppo complesso, s’intenda, ma è comunque possibile andare ben oltre la lettura di PDF ed eBook e l’annotazione di appunti per mezzo della comoda stylus inclusa (e, per fortuna, non ricaricabile, dunque usabile a piacimento e senza patemi di doverla collegare a qualche fonte di energia).
Per esempio, volendo è possibile mettere alla prova il display Kaleido 3 a colori con la visione di video su YouTube così da sfruttare al massimo oltre alla retro illuminazione la risoluzione a colori a 1240 x 930 (150 ppi) – per il bianco e nero parliamo invece di 2480 x 1860 per 300 ppi – ma è chiaro che il Note Air4 C non sia nato per quello. In compenso, la navigazione Web è più agevole del previsto: il caricamento delle pagine è veloce, anche grazie alle impostazioni del browser (impalcato su Chrome) che possono alleggerire le singole pagine.
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Tutte opzioni che vanno a braccetto con quelle relative al livello di definizione: alleggerendolo si può infatti aumentare la frequenza a schermo. Non si arriva certo ai livelli degli LCD, ma la latenza si riduce moltissimo. È possibile settare per ogni singola app se aumentare la resa grafica a discapito dello sfarfallio o viceversa, oppure lavorare meno di fino e impostare direttamente dalle opzioni principali uno standard valido per tutte. Se si usa il dispositivo per la lettura di siti Internet, meglio aumentare la frequenza di aggiornamento, viceversa se si leggono eBook e, in particolare, fumetti, il nostro consiglio è aumentare il livello di dettaglio.
Note Air4 C si rivela a suo agio in ogni contesto. Del resto BOOX sottolinea come, per raggiungere tali risultati, abbia investito parecchio nella tecnologia proprietaria BSR. E in effetti i risultati si vedono: il precedente faticava sul Web, mentre il nuovo modello non dà problemi. Ma l’utilizzo principe di questo genere di prodotto resta la lettura di documenti e la scrittura di appunti.
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Il feeling della stylus sul visore si avvicina parecchio a quello della penna su carta. In più di un’occasione si dimentica di avere in mano un tablet, tanto l’esperienza è affine a quella dei comuni taccuini.
Tutto ciò senza mai dimenticare la tecnologia di contorno e supporto, come per esempio le numerose opzioni per dettagliare e colorare schemi, diagrammi, mappe concettuali, includendo anche immagini. Ovviamente c’è pure il supporto dell’AI, che però richiede di essere connessi a Internet.
La presenza di Android 13 e Google Play Store sul Note Air4 C contribuiscono all’estrema versatilità del device: è possibile installare sull’hardware BOOX tutti i software che si vuole ma soprattutto le più note app di eBook senza limitazioni di sorta. In questo modo, indipendentemente dal vostro abbonamento, potrete da subito importare sul dispositivo l’intera vostra libreria di libri digitali o, perché no, i contenuti più disparati che custodite sui vostri cloud.
Ma la vera punta di diamante dell’offerta di BOOX è il prezzo. Rispetto a prodotti affini, è possibile portarsi a casa Note Air4 C, stylus, punte di ricambio e custodia spendendo circa 549,99 euro (prezzo su Amazon). Non è affatto poco, ma la concorrenza si attesta su listini maggiori e molto spesso a livello software non permette di farci molto di più rispetto alla lettura o alla scrittura. Il risparmio non si ripercuote sulla qualità del prodotto perché sul fronte software il dispositivo in queste due settimane di utilizzo costante ci è parso affidabile e veloce, mentre sul versante hardware è solido e ben costruito.
Dovendo proprio trovare un difetto al Note Air4 C potremmo dire che somiglia troppo al dispositivo che lo ha preceduto, di cui essenzialmente costituisce un upgrade a livello di prestazioni senza mai davvero osare. Chi ha il vecchio modello e ci si trova bene potrà fare tranquillamente a meno di questo dato che non rivoluziona certo alcunché. Avremmo preferito almeno avere in dote il tastierino che BOOX destina ad altri suoi device: vista la quasi assenza di lag, sarebbe piacevole scrivere a macchina col Note Air4 C. Ma per quello bisognerà rivolgersi al Note Max, di cui però si sa davvero poco (anche se è già possibile intuire abbia perso i colori).
Al netto di queste ultime considerazioni che – lo riconosciamo – lasciano il tempo che trovano, è invece indubbio che col Note Air4 C l’azienda cinese abbia fatto centro, confezionando un device perfetto per lo studio e il lavoro in mobilità che non affatichi gli occhi quanto i normali LCD. Non è un tablet e non potrà mai davvero sostituirlo in toto, ma è certo molto più di un semplice taccuino digitale / eReader.