Annunciato nel 2010, Stalker 2 : Heart of Chornobyl è un open world sviluppato dalla software house ucraina GSC Game World, che ha subìto parecchi problemi dopo l’invasione russa del 2022. A pochi giorni dal lancio sul mercato, previsto per il 20 novembre, si è saputo che in Russia il gioco potrebbe subire il ban.
Le dichiarazioni del membro della Duma Anton Gorelkin sono state riprese da diversi organi di stampa russi: il politico sostiene che il titolo ucraino ha «tutte le possibilità» di essere proibito in Russia dal momento che le autorità potrebbero ritenere che il videogioco «giustifica il terrorismo» e incita all’«odio etnico».
Stalker 2 : Heart of Chornobyl, il dietro le quinte significa guerra
La storia di chi ha sviluppato Stalker 2: Heart of Chornobyl ricalca quella di altre software house ucraine che in molti casi hanno proseguito il proprio lavoro in condizioni di vita precarie, con il rischio concreto di morte. Parte del team di GSC Game World si è arruolato con le forze armate di Kiev, altri membri hanno invece riparato a Praga per proseguire un lavoro ambizioso: proporre un sequel di una storia ambientata in un futuro distopico, all’interno di uno degli open world più ampi (60 km quadrati). Lo scenario è angosciante: la vasta area contaminata attorno alla vecchia centrale nucleare sovietica.
A differenza del numero – 2 – Stalker è il quarto videogioco della saga ucraina. Stalker 2 : Heart of Chornobyl arriva dunque dopo una trilogia, anche se l’avventura (circa 100 ore per i completisti) può in un certo senso ritenersi autonoma oltre che valida per poi sperimentare i titoli più anziani.
Sono almeno 15 gli anni di lavoro su un titolo che è stato realizzato con Unreal Engine 5 e che punta a dire la propria nell’assai competitivo campo degli FPS. Nel video che pubblichiamo qui sopra – un’immersione nello studio di sviluppo per conoscere tecnici e creativi che ci hanno lavorato – si percepisce come gli ultimi anni siano stati complessi per i membri del team.
La technical producer Evgeniy Kulik ha confidato alla BBC che «forse metà del nostro studio sta attualmente lavorando sotto la costante minaccia di essere ucciso». Al netto di questi rischi, la software house vuole comunque resistere, continuando a lavorare. «Vorremmo ricordare al mondo che l’Ucraina è in grado di fare grandi giochi ancora una volta». Il titolo sarà disponibile in esclusiva su Xbox e PC a partire dal 20 novembre e sul magazine troverete la recensione.