Il voto a favore di Starbase non è mai stato messo in discussione. Prima o poi l’area di Boca Chica avrebbe infatti cambiato nome per essere ribattezzata secondo il vocabolario di Elon Musk, divenendo una città a tutti gli effetti. Nel week end scorso si è tenuta una votazione alla quale hanno preso parte alcune centinaia di persone aventi diritto, la maggior parte delle quali dipendenti di SpaceX che in questo angolo della Florida ha la propria base di lancio. Sulla scheda oltre 200 persone hanno espresso un voto chiaro: SpaceX deve avere una città. Si chiamerà Starbase, il comune che d’ora in avanti rende questo territorio ancora più legato alla società dell’uomo più ricco del mondo.
Perché SpaceX e Elon Musk hanno bisogno di una città?
Dalle urne è spuntato anche il sindaco di Starbase, una figura senior di SpaceX. La società aerospaziale di Elon Musk opera nella contea di Cameron, vicino al confine con il Messico, da oltre dieci anni. La sede di SpaceX ospita centinaia di dipendenti e la volontà di fondare una città collegata all’azienda era già stata espressa dall’uomo più ricco del mondo.
Oltre alla possibilità di emettere ordinanze, la città di SpaceX potrà ora vantare un maggiore controllo della zona, non soltanto delle strade. Durante i lanci dei razzi il comune potrebbe chiudere l’accesso alla spiaggia. Ci sono state proteste da parte di residenti e ambientalisti, preoccupati dell’impatto che questa industria sta avendo sull’ecosistema. Stando però al conteggio dei voti appena sei persone hanno detto no alla città di SpaceX.
Non stiamo parlando di una grande città: il centro urbano conta poco più di 500 anime, la metà delle quali occupate in SpaceX. Nel 2021 l’imprenditore sudafricano aveva scritto sull’allora Twitter che Starbase – quando la città era ancora su carta – avrebbe accolto migliaia di abitanti nel giro di un paio di anni.
Quali sono le città americane fondate da aziende?
Elon Musk non è il primo imprenditore a occuparsi di simili affari. Fin dall’Ottocento gli industriali USA hanno investito nel settore immobiliare per fondare città dove accogliere i lavoratori. Questi sorgevano a ridosso delle fabbriche. Uno dei casi più celebri è quello di Pullman, nell’Illinois, fondata alla fine del XIX secolo dall’omonimo imprenditore del settore ferroviario.
Nell’Indiana la città di Gary è stata fondata nel 1906 da quella che all’epoca era già una delle più grandi società siderurgiche, la United States Steel Corporation. Meno collegata all’industria, ma più a un progetto società, è la città di Columbia, nel Maryland: negli anni Sessanta del secolo scorso l’obiettivo dell’immobiliarista James Rouse era costruire una realtà urbana, una sorta di città ideale, per combattere il razzismo.
Negli Stati Uniti si sono poi fatti avanti progetti più recenti. In California il progetto California forever ha raccolto negli scorsi anni investimenti per costruire una nuova città a Solano County. «La California – si legge sul sito – è stata costruita sul suo spirito pionieristico, sul suo sconfinato ottimismo e sulla convinzione assoluta che, se lavoriamo duro e insieme, i nostri giorni migliori sono ancora davanti a noi. California Forever è impegnata a costruire un luogo che incarni questi ideali».