L’estate 2025 si preannuncia positiva per il turismo italiano: si stimano oltre 65 milioni di arrivi e 267 milioni di presenze, in aumento rispettivamente del 3,4% e 2,1% sul 2024, come prevede l’Istituto Demoskopika. Con l’inizio di questo mese, poi, ha preso il via il periodo più intenso, quello dell’esodo agostano, in cui sono sono soprattutto gli italiani a mettersi in viaggio. Il 65% ha scelto una meta domestica, secondo il Centro Studi del Touring Club Italiano.
Che si tratti di mare, montagna, piccoli borghi o città d’arte, il turismo continua a rappresentare una risorsa fondamentale per il nostro Paese, ma pone anche nuove sfide. In molte destinazioni, da Firenze a Venezia, passando per le Cinque Terre, l’overtourism è un problema evidente: sovraffollamento, pressioni ambientali, perdita di identità locale. Ma più che una questione di quantità, è una questione di approccio.
Sempre più spesso si parla di turismo sostenibile e inclusivo, concetti che, se ben interpretati, possono indicare una direzione chiara: un turismo che rispetta i luoghi, chi li abita e chi li visita, e che genera valore duraturo per tutti.
Rispetto dell’ambiente e del territorio
Innanzitutto sostenibilità, nel turismo, significa tutelare ambiente e territorio, garantendo che i benefici ricadano sulle comunità locali. Le destinazioni più fragili – piccoli borghi, aree naturali – non sono in grado di sostenere grandi flussi o un turismo “mordi e fuggi”. Da qui l’interesse crescente per itinerari lenti, viaggi fuori stagione, ospitalità diffusa, cammini: esperienze che contribuiscono all’economia locale senza comprometterne l’equilibrio.
Valorizzare le comunità locali
Secondo la ricerca “Turismo & sostenibilità”, realizzata da Human Company in collaborazione con l’istituto di ricerca BVA Doxa, otto viaggiatori su dieci sono consapevoli dell’impatto delle proprie scelte, ma la disponibilità a cambiare abitudini si riduce quando le azioni richiedono uno sforzo maggiore. Se il rispetto della flora e fauna locali (36%), la corretta gestione dei rifiuti (33%) e l’attenzione ai consumi energetici (32%) ottengono buoni consensi, l’adesione diminuisce quando si tratta di scegliere strutture con certificazioni ambientali (13%) o di partecipare attivamente a iniziative di volontariato green durante il soggiorno (7%).
Accessibilità e inclusività
Sostenibilità è anche scegliere di rafforzare il tessuto sociale dei territori. Optare per un agriturismo a gestione familiare, acquistare prodotti locali, partecipare a iniziative promosse da cooperative: piccoli gesti che fanno la differenza.
In tutta Italia non mancano occasioni ed esempi virtuosi, che Valore Responsabile racconta durante l’anno: a Verona lo StraVagante Hostel e l’osteria Il Mangiabottoni promuovono un’accoglienza accessibile a tutti; a Trani La Locanda del Giullare valorizza la diversità anche in cucina; a Bologna il Bar Senza Nome utilizza la lingua dei segni. Scegliere queste realtà significa sostenere un’economia fatta di relazioni e di inclusione.
Un altro fronte importante è quello dell’accessibilità. Viaggiare dovrebbe essere possibile anche per chi ha disabilità motorie o cognitive, per anziani, bambini, persone fragili. Anche in questo caso non mancano le iniziative e le realtà che stanno investendo, dai musei inclusivi, come i Civici di Monza al Palazzo Pretorio di Prato, alle spiagge senza barriere, come quella dei Bambini di Voltri, in Liguria.
Ma l’accessibilità non è solo fisica: le barriere economiche, informative e culturali non devono limitare le possibilità per le famiglie e per i giovani, perché viaggiare è un’opportunità di crescita, conoscenza, partecipazione.
Una prospettiva da coltivare
Un turismo più attento può contribuire a ridurre le disuguaglianze, rafforzare la coesione, generare valore per il territorio. Ma perché questo accada serve una visione condivisa: politiche pubbliche e iniziative private, progetti educativi, formazione nelle scuole, come per esempio il progetto europeo WeMed NaTOUR.
Molto dipende anche da chi viaggia. Perché ogni scelta conta. E scegliere un turismo più sostenibile e inclusivo significa contribuire a costruire un Paese più attento e accogliente.
Photo credit: Pexels – SHVETS production