Daniel Ek non sarà più Ceo di Spotify, l’ex startup da lui co-fondata nel 2006. Ad annunciarlo è la Big Tech dello streaming che ha comunicato il nuovo ruolo del founder: diventerà il presidente esecutivo entro la fine del 2025. Daniel Ek è uno dei nomi più importanti dell’ecosistema dell’innovazione globale e, in particolare, di quello europeo.
In un contesto tecnologico dove nella maggior parte dei casi sono i colossi americani a dettare i canoni di servizi e prodotti, nel caso di Spotify è stata un’ex startup svedese a cambiare il modo in cui centinaia di milioni di persone ogni giorno consumano musica e podcast. Se siete curiosi di scoprire di più sulla sua storia vi rimandiamo al nostro podcast Vite Straordinarie dedicato proprio a Daniel Ek.
An update from me 👇 pic.twitter.com/xc0w3BWWAO
— Daniel Ek (@eldsjal) September 30, 2025
Cosa farà ora Daniel Ek dopo le dimissioni da Ceo di Spotify
Spotify sarà guidata da due co-Ceo: Gustav Söderström, finora chief product and technology officer, e Alex Norström, chief business officer. «Negli ultimi anni, ho consegnato gran parte della gestione quotidiana e della direzione strategica di Spotify ad Alex e Gustav, che hanno plasmato l’azienda fin dai nostri primi giorni e ora sono più che pronti a guidare la nostra prossima fase», ha detto Ek in un video pubblicato sui social. «Mi concentrerò – ha aggiunto – sul lungo arco dell’azienda e manterrò il consiglio di amministrazione e i nostri co-CEO profondamente connessi attraverso il mio impegno».

Ma, come noto, Daniel Ek è da diversi anni impegnato anche su altri verticali che non riguardano lo streaming. Ha fondato Neko Health, una società con già diversi studi medici attivi tra Svezia e UK che fornisce ai clienti un servizio su abbonamento per farsi scannerizzare il corpo e scoprire il proprio stato di salute. Tutto è in una logica di medicina preventiva. A gennaio 2025 ha chiuso un round Serie B da 260 milioni di dollari.

E non è tutto. Daniel Ek si è spesso esposto pubblicamente per sostenere la crescita dell’ecosistema europeo delle startup. In questo periodo storico ha fatto notizia il proprio impegno, in tal caso nelle vesti di investitore, in Helsing. Stiamo parlando di una delle più importanti scaleup della difesa tedesche. In origine l’obiettivo era sviluppare AI e software per il comparto militare, ma oggi ha allargato il business per realizzare droni, aerei e sottomarini da guerra. Il totale raccolto da Helsing raggiunge 1,37 miliardi di euro.