NanoPhoria Bioscience ha portato a casa la prima tranche del round di finanziamento Serie A da 83,5 milioni di euro. L’operazione, guidata da Xgen Venture, Sofinnova Partners e Cdp Venture Capital, con la partecipazione di Panakes Partners, è per ammontare la maggiore per una startup di biotech in Italia. «Un investimento in linea con la strategia di Xgen Venture, volta a guidare i round di finanziamento iniziali delle startup italiane più innovative che rispondono a reali esigenze mediche» osserva Paolo Fundarò, managing partner del venture capital: «La scienza di NanoPhoria offre un approccio nuovo e concreto per somministrare terapie altamente potenti direttamente al cuore, e siamo entusiasti di collaborare con un consorzio di investitori di altissimo livello». Xgen investe attualmente tramite il suo primo fondo, Xgen Venture Life Science Fund, lanciato nel 2022 e focalizzato su investimenti early-stage in biotecnologie, dispositivi medici e diagnostica.
NanoPhoria, progetti per il futuro
NanoPhoria punta a ridefinire i paradigmi terapeutici nelle malattie cardiovascolari e di alcune patologie croniche. Secondo la società, il finanziamento permetterà di procedere con lo sviluppo di NP-MP1, negli studi preclinici abilitanti la richiesta dell’Investigational New Drug (richiesta formale alla Food and Drug Administration Usa per ottenere l’autorizzazione a testare un nuovo farmaco su esseri umani attraverso studi clinici) e le prime fasi dello sviluppo clinico.
«Questo finanziamento ci permette di accelerare lo sviluppo clinico di NP-MP1 e ampliare la nostra pipeline – commenta Claudio De Luca, Ceo e co-fondatore della startup – La nostra piattaforma di somministrazione innovativa ci consente di raggiungere bersagli cellulari finora inaccessibili nei cardiomiociti, avvicinandoci così all’obiettivo di offrire terapie che cambino la vita dei pazienti affetti da gravi patologie cardiache e croniche, spesso non adeguatamente trattate dalle terapie esistenti. Siamo profondamente grati ai nostri fondatori scientifici, ai nostri investitori, al Consiglio di Amministrazione e alla nostra Presidente, Suman Shirodkar, la cui visione e dedizione hanno plasmato i progressi e le ambizioni di NanoPhoria».
Con il nuovo farmaco NP-MP1, la startup punta a nuova strategia terapeutica per il trattamento dell’insufficienza cardiaca. «Somministrato tramite la tecnologia proprietaria nano-in-micro da polmone a cuore di NanoPhoria, NP-MP1 ha dimostrato un’eccellente efficacia in modelli preclinici di insufficienza cardiaca e mira a intervenire su una delle cause alla base dell’HFrEF migliorando la contrattilità cardiaca. L’HFrEF è una patologia che colpisce milioni di persone nel mondo, con un tasso di mortalità a cinque anni di circa il 40%», spiega una nota diffusa dalla società.