Un accordo da oltre 20 milioni di dollari per sperimentare questa nuova tecnologia vicino Monaco
La maratona della transizione ecologica richiede impegno per rendere paesi e aziende sempre più autonomi. In campo automotive la produzione di batterie resta infatti ancora troppo legata alla dipendenza dalla Cina. Così i marchi stanno stringendo alleanze per accorciare la filiera: BMW, per esempio, ha siglato un accordo con la startup a stelle e strisce Solid Power per avviare i test sulle batterie allo stato solido entro il 2025. La collaborazione vale 20 milioni di dollari e metterà nella mani della casa automobilistica il know how della società USA, tra i leader del settore, per produrre vicino Monaco le proprie batterie.
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Il rapporto tra BMW e Solid Power si è consolidato negli anni, a cominciare dal 2017 quando il brand tedesco ha investito nella startup. «Non vediamo l’ora di lavorare ancora più a stretto contatto con Solid Power e di aggiungere la capacità di produrre batterie allo stato solido basate sui progetti di Solid Power presso il nostro impianto pilota – ha commentato Frank Weber di BMW -. Ci aspettiamo che questo accordo acceleri l’installazione della nostra linea di prototipi e l’obiettivo comune delle nostre società di commercializzare questa promettente tecnologia».
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Sui siti di settore si legge che le batterie allo stato solido rientrano in un campo di innovazione promettente, definito addirittura da Automotive News Europe come il Sacro Gral del comparto che investe sulla mobilità elettrica. Le batterie allo stato solido garantirebbero infatti minore spazio e maggiore autonomia al veicolo, costi ridotti e una significativa riduzione dei rischi di incendio. I prossimi anni potrebbero essere decisivi per capire se le auto elettriche riusciranno a sciogliere i nodi che al momento ne limitano ancora l’adozione di massa.