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Per ottenere il finanziamento agevolato vanno distinte le attività e le spese ammissibili, ma vi sono difficili tecnicismi da interpretare.
La finanza agevolata può consentire alle startup e PMI di concretizzare degli ottimi progetti, faticosamente alla ricerca di sostegno economico. Un generatore di opportunità e crescita, ma servono attenzione e competenza per evitare ostacoli e sanzioni
CIRSID, dove sei?
Come confermato dalla survey realizzata da StartupItalia in collaborazione con Bandzai, una delle difficoltà principali per startupper e imprenditori, consiste nell’individuare con precisione gli investimenti agevolabili. Vi è una tale proliferazione di enti, portali, informazioni disaggregate, da rendere difficile capire cosa sia più adatto ad ogni singolo progetto, e come beneficiarne. Il 30% degli intervistati ha tentato di accedere a nuovi finanziamenti, con scarsi risultati, in taluni casi dopo qualche scambio di opinioni con i commercialisti, che però spesso non si sono poi rivelati risolutivi.
Ricerca, sviluppo e innovazione: le differenze
Nel caso specifico del CIRSID, oltre alla difficoltà a trovare i finanziamenti, c’è una distinzione particolarmente sottile che può indurre in inganno: ai fini dell’ammissibilità al Credito d’Imposta delle spese sostenute per un progetto, assumono rilevanza quelle attività di ricerca e sviluppo che perseguono un progresso, o un avanzamento delle conoscenze o delle capacità generali, in un campo scientifico e tecnologico.
Sono infatti considerate attività di ricerca e sviluppo ammissibili al credito d’imposta le attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico o tecnologico. Non si tratta dunque semplicemente di progresso o avanzamento delle conoscenze e delle caratteristiche di una singola impresa: qualora il progetto che la vostra impresa ha realizzato cadesse in questa casistica, riguardando ad esempio lo sviluppo di un nuovo prodotto, allora il progetto dovrebbe qualificarsi sotto il capitolo innovazione della misura, non ricerca e sviluppo.
Incentivando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo il legislatore ha l’obiettivo di far diffondere nuove conoscenze, che possono potenzialmente far evolvere diversi settori, dalla produzione di beni, all’erogazione di servizi innovativi, aumentandone la competitività a livello internazionale e – di conseguenza – i rendimenti. Ma per potervi accedere correttamente, bisogna sapere cosa è riconducibile alla ricerca e allo sviluppo.
Perciò il Ministero dello Sviluppo Economico, con una circolare, tenta di fare chiarezza, definendo quali attività vi rientrano:
- lo sviluppo di un nuovo sistema operativo o di un linguaggio di programmazione inedito;
- la reingegnerizzazione di sistemi o reti finalizzati alla risoluzione di conflitti tra hardware e software;
- la creazione di algoritmi nuovi o maggiormente efficienti basati su tecniche nuove;
- la creazione di nuove ed originali tecniche di codifica o sicurezza.
Le attività per lo sviluppo di software applicativi e di sistemi informativi aziendali basati su metodi conosciuti e strumenti software esistenti, così come la customizzazione di prodotti, sono escluse dalla ricerca e sviluppo. Non ne fanno nemmeno parte le attività di introduzione di tecnologie all’avanguardia come l’intelligenza artificiale, le tecnologie di big data analytics per l’applicazione di tecniche di machine learning e cognitive marketing, tecnologie che applicano la realtà aumentata.
Innovare è un processo che richiede adattamento e riorganizzazione dei processi produttivi di un’impresa, da realizzare acquisendo nuovi mezzi di produzione e tecnologie. Tutte le attività che riguardano lo sviluppo e l’implementazione di nuovi prodotti e nuovi processi, rientrano nell’ambito innovazione del CIRSID.
In tale ambito, una sono spese ammissibili i costi sostenuti nel processo di innovazione relativi alla brevettazione, alle ricerche di mercato, alle attività di startup e di riprogettazione (redesign). Per prodotto o processo di produzione nuovo o migliorato, si intende un bene materiale o immateriale o un servizio o un processo che si differenzia, rispetto a quelli già realizzati o applicati dall’impresa, sul piano delle caratteristiche tecnologiche o delle prestazioni o dell’ecocompatibilità o dell’ergonomia, o per altri elementi sostanziali rilevanti nei diversi settori produttivi.
Il parere del MISE
Capire con esattezza come catalogare le attività e le spese, è importante per non incorrere in sanzioni. I controlli sono frequenti e approfonditi, basti pensare che un’apposita convenzione regola la collaborazione tra l’Agenzia delle Entrate e il MISE, per la valutazione di carattere tecnico sull’ammissibilità di specifiche attività, oltre che all’appropriatezza dei costi sostenuti.
L’Agenzia delle Entrate ha emanato una circolare precisando che i soggetti interessati possono richiedere autonomamente al MISE un parere sulla natura innovativa delle attività, limitandosi a conservarlo senza dover richiedere una valutazione all’Agenzia delle Entrate (da interpellare unicamente per motivi inerenti il fisco).
Insomma, si fa sul serio e l’approccio a questi strumenti di finanziamento deve essere rigoroso.
Sanzioni fino al 200% del CIRSID richiesto
Le sanzioni riguardano l’indebita fruizione del credito e si differenziano per i casi in cui il credito non è spettante, o quando invece è inesistente.
Purtroppo, è facile commettere errori, calcolando erroneamente un credito d’imposta in misura superiore rispetto a quello effettivamente spettante, con il rischio di incorrere in una sanzione pari al 30% del credito utilizzato.
Nel caso di credito inesistente, invece, si applica la sanzione dal 100% al 200% del credito richiesto.
Calcola il credito con Bandzai
Per approfondire i rischi connessi al credito d’imposta in Ricerca e Sviluppo, Innovazione e Design ti rinviamo all’apposito articolo di approfondimento di bandzai. Se invece vuoi scoprire di quanto credito d’imposta potresti beneficiare con gli investimenti che hai sostenuto, ma non hai tempo o risorse da dedicare a questa attività, rivolgiti a Bandzai!
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