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Trovare e partecipare a un bando è complesso, le informazioni sono disordinate e spesso servono competenze specifiche.
Bandi, crediti di imposta, sgravi fiscali, credito agevolato sono misure fondamentali, se sfruttate adeguatamente, per lanciare e far crescere una startup o una PMI innovativa. Ma trovare il bando adatto alle esigenze specifiche di un progetto imprenditoriale e ottenere una forma di finanziamento agevolato, non è semplice nel nostro Paese. Perciò insieme a bandzai abbiamo cercato di capire quali sono i principali ostacoli e difficoltà, proponendo una survey aperta a tutta la community di StartupItalia. Domande mirate per capire di cosa c’è davvero bisogno per far decollare un’impresa.
Chi ha risposto al sondaggio?
La prevalenza dei partecipanti al sondaggio guida, o lavora, in una startup (46%), in una scaleup (21%) o in una PMI (12%), con team di dieci persone al massimo (85%), impegnate nei settori del green, food, turismo, e-commerce e medtech/biotech.
La fase di sviluppo di queste realtà imprenditoriali è distribuita tra early stage (19%), early growth (14%), seed (12%) e growth (11%), con una netta prevalenza di posizionamento nelle fasi pre-seed e bootstrap (39%). Quasi il 70% non ha ricevuto finanziamenti negli ultimi 12 mesi.
La concentrazione geografica è in Lombardia (42%) – che da sola produce il 22% del PIL nazionale – seguita dalla regione Lazio (11%), Veneto ed Emilia-Romagna (9%).
Pre-seed indica la fase di sviluppo dell’idea, e seed quella di testing del prodotto/servizio con esito positivo, perciò la maggioranza delle risposte sono fornite da imprese con un’idea di servizi e modelli di business embrionale, in alcuni casi sviluppata da un team informale che non ha ancora formalmente fondato una società, con fabbisogni finanziari legati allo sviluppo dell’idea imprenditoriale.
Bandi e finanziamenti, in pochi vi accedono
Una delle indicazioni più significative emersa nella survey riguarda la ricerca delle opportunità e dei finanziamenti: il 30% degli intervistati ha tentato di accedere a nuovi finanziamenti, con scarsi risultati, in taluni casi dopo qualche scambio di opinioni con i commercialisti, che però sovente non si sono poi rivelati risolutivi rispetto all’esigenza manifestata e non hanno quindi condotto a risultati positivi.
L’approccio prevalente – 38% dei casi – è quello di effettuare in prima persona lo scouting e l’analisi di bandi e opportunità di finanziamento, senza la mediazione di consulenti; tuttavia, solo il 17% dichiara di aver strutturato un team dedicato con le competenze per ricercare le opportunità disponibili. Se ne può quindi concludere che raramente l’approccio “fai da te” è frutto di una reale decisione di presidio interno, ma spesso è l’unica scelta possibile, per ragioni di budget, o in conseguenza dell’assenza di supporti esterni valutati realmente utili.
Non manca la curiosità per le varie forme di finanziamento, che spesso si trasforma in una vera e propria necessità di crescita e formazione professionale: il 15% dei partecipanti al sondaggio non conosce i crediti di imposta, gli sgravi per assunzioni, il credito agevolato, il fondo di garanzia per l’accesso al credito, la patrimonializzazione dell’impresa da parte di un soggetto pubblico, ma il 57% vorrebbe approfondire la conoscenza di questi strumenti.
Solo il 26% ne ha beneficiato, una percentuale modesta se si pensa alla grande quantità di opportunità e finanziamenti che ogni anno vengono resi disponibili dalle camere di commercio, regioni, MISE e Commissione europea.
Le difficoltà principali
Quando si parla di bandi e più in generale di finanza agevolata, la principale difficoltà riguarda la ricerca delle informazioni: c’è una proliferazione disordinata di fonti e proposte, non aggregate e ordinate in un unico data base secondo il 48% dei partecipanti alla survey, mentre per un restante 20% è difficile capire se il finanziamento è adatto per raggiungere gli obiettivi della startup o della PMI.
Gli imprenditori che si muovono agilmente, senza difficoltà in questo tipo di ricerche sono solo il 25% del totale, ma una volta trovato il bando parteciparvi non è semplice, al punto che il 76% dei partecipanti alla survey ha chiesto aiuto a un esperto, o a un’azienda di consulenza.
Le informazioni sono frammentate, le fonti sono troppe per il 50% degli intervistati, servono competenze specifiche per tradurne e comprenderne i tecnicismi (39%), trovare le informazioni giuste richiede un dispendio di tempo eccessivo (37%), e raramente si possono allocare persone per queste mansioni specifiche.
Conclusioni: il futuro non aspetta
Quest’anno si presenteranno notevoli opportunità, grazie al PNRR, ma il sondaggio conferma la presenza di difficoltà consistenti e diffuse.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza va considerato a tutti gli effetti come il più grande intervento di finanza agevolata mai visto prima, disponendo di 191,5 miliardi di euro dell’Unione Europea, integrati con ulteriori risorse nazionali per arrivare al totale di 222 miliardi di euro da destinare, fino al 2026, alle 6 missioni previste: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, infrastrutture e mobilità sostenibile, istruzione e ricerca, inclusione, salute.
Il contesto si presenta quanto mai promettente per quelle startup e PMI che avranno l’esigenza di investire in marketing, nel consolidamento della crescita, nello sviluppo e affinamento del prodotto, nella ricerca tecnologica.
Per offrire alla nostra community informazioni aggiornate e approfondimenti sui bandi, abbiamo stretto una partnership con bandzai, una piattaforma tecnologica che offre assistenza digitale e semplifica le operazioni di ricerca, comprensione e scelta delle misure di finanziamento più adatte alla tua impresa. Inoltre, sul nostro sito trovate una rubrica dedicata “Bandi istruzioni per l’uso” e su quello di bandzai sono disponibili approfondimenti e novità sulle nuove opportunità disponibili.