Dalla carta alimentare compostabile più sottile al mondo ai pet toys in crusca e sughero. Alcune realtà venete stanno dando vita a nuovi modi sostenibili di produrre oggetti
La pellicola in bioplastica più sottile al mondo. Mobili e interni per auto ricavati da carcasse di insetti e crostacei. Fantasia? Assolutamente no, “solo” alternative alla plastica. Modi innovativi di utilizzare materiali riciclati per ricreare oggetti, come la carta per confezionare i salumi, di uso comune e largamente utilizzati. A realizzarli aziende e startup innovative di Padova e Vicenza.
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La carta alimentare più sottile al mondo
Realizzata a Padova, questa pellicola in bioplastica spessa 12 micron è frutto della collaborazione fra MaTech, distretto di Galileo Visionary District, dedicato allo scouting di materiale e tecnologie innovative, e la giovane azienda A.R.T. Cart S.p.A. di Moggio Udinese. Il nome esatto del prodotto è carta politenata. Un termine che, seppur sconosciuto a tanti, indica un oggetto di uso estremamente comune. Si tratta della carta con cui vengono confezionati i salumi e i formaggi ordinati al banco del supermercato.
© Foto: ArtCart
Data la grande quantità utilizzata, le due aziende si sono interrogate su come realizzare un’alternativa compostabile e riciclabile. La soluzione è derivata dall’impiego di un biopolimero sostitutivo del polietilene e derivato da risorse rinnovabili. Un prodotto molto più leggero del suo antenato tradizionale, caratteristica che influisce anche nel trasporto. Una volta usata, la pellicola può essere gettata o nel bidone della carta o nell’umido.
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“Oggi più che mai è non solo necessario, ma pure urgente ripensare i paradigmi del fare impresa“, ha dichiarato il direttore del Galileo Visionary District, Emiliano Fabris. “Le attività economiche devono essere consapevoli del loro impatto sul territorio, sulla società, sull’ambiente e, già in fase di ideazione dei nuovi prodotti, prima ancora della progettazione, pensarli in termini di economia circolare, riuso, riciclo, cradle to cradle. Le imprese che hanno saputo farlo”, afferma Fabris, “sono premiate dal mercato in modo inconfutabile”.
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Mobili e interni per auto dai crostacei
Altri modi di creare oggetti di uso comune arrivano da Vicenza, e in particolare nella sede di produzione di Mixcycling, spin-off dell’azienda di tappi Labrenta. Startup innovativa nata a febbraio 2020, Mixcycling sviluppa materiali sostenibili fondendo insieme, attraverso un processo brevettato, fibre vegetali, provenienti perlopiù da scarti di produzione agro-industriale, con bioplastiche da fonti rinnovabili o polimeri riciclati.
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Ottenendo in questo modo biocompositi di nuova generazione, materiali alternativi alla plastica convenzionale, idonei per essere utilizzati in varie tecnologie industriali già in uso. Dalla stampa a iniezione e a estrusione, a quella in 3D. E anche nei settori del packaging, della cosmetica, dell’arredamento e dell’automotive. Qualche esempio? Oltre ai già citati mobili e interni per automobili realizzati con carcasse di insetti e crostacei e ai pet boys in crusca e sughero, anche cosmetici e tappi per bottiglie 100% plastic free, piatti e bicchieri usa e getta biodegradabili.
A testimoniare il successo dei progetti e del modus operandi di Mixcycling sono diversi riconoscimenti e traguardi raggiunti negli ultimi mesi. Dal premio di “Leader della Crescita 2020“, consegnato dal Sole 24 Ore all’azienda madre Labrenta Srl, assegnato alle 400 imprese italiana che hanno performato meglio nel quadriennio 2015-2018, al grande successo che sta riscuotendo la campagna di Equity Crowdfunding su CrowdFundMe. Campagna che ha permesso a Mixcycling di ottenere ad oggi quasi 350mila euro, più del doppio rispetto all’obiettivo iniziale di 150mila. In un mercato, quello dei “green and hybrid biocomposites“, che secondo Markets&Markets arriverà a un giro d’affari da 36,8 miliardi dollari nel 2022, con un tasso di crescita del 14,4% nel periodo 2017-2022.