Storia di C3DNA, la startup Usa con il cuore siciliano che il programma di finanziamento per le imprese innovative ha rifiutato ma che ha sfondato in America, 2 milioni di dollari
A Catania c’è una startup che l’Italia ha colpevolmente ignorato. Ha provato a crescere qui, ma non ci è riuscita. Ora lo farà negli Usa dove ha già raccolto investimenti milionari. Si chiama C3DNA, è nata dall’intuizione di due ingegneri informatici siciliani e uno statunitense di origine indiana. Giovanni Morana, 37 anni di Pozzallo, e Daniele Zito, 34, di Siracusa, e Rao Mikkilineni, 70. Hanno ideato una soluzione ad alto contenuto ingegneristico per il cloud computing. Una sua evoluzione. Quando l’anno scorso hanno chiesto a Invitalia di essere finanziati con il bando Smart&Start hanno ricevuto picche. Troppo complesso, troppo rischioso, dicevano. «Non ci avevano capito niente. Abbiamo chiesto più volte di parlare con dei tecnici più preparati, ma non ci hanno ascoltati», dice Zito. Poi arriva un finanziamento americano, due milioni di dollari. Sede legale a Santa Clara, California. E operativa a Catania. L’azienda crescerà lì, produrrà utili lì. Ma l’idea è tutta italiana. Siciliana. Ma l’Italia se l’è fatta sfuggire.