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Da Solana a Doge
In origine, parliamo del 2009, c’era Bitcoin. Poi è venuto il resto. Quello che nel gergo cripto rientra nella definizione di altcoin. Le alternative coin, secondo i massimalisti di Bitcoin, non sono paragonabili con quanto creato da Sathoshi Nakamoto e custodito nel white paper che sta rivoluzionando il mondo e l’economia. Restano però asset di cui si parla: perché registrano performance notevoli, perché diventano fenomeni social, perché semplicemente il dibattito si sta allargando sempre di più anche a chi non è pratico di questo mondo. Dopo avervi presentato dunque delle differenze tra Bitcoin ed Ethereum, continuiamo il nostro percorso editoriale insieme a Bitpanda, broker europeo e piattaforma sulla quale si possono vendere e comprare criptovalute, azioni frazionate ed ETF. In questo pezzo andremo ad analizzare alcune delle principali altcoin.
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Dizionario altcoin
In ordine sparso, partiamo da Solana, asset che ha iniziato a far parlare di sé soprattutto dal 2021, anno di performance notevoli del mondo cripto (il suo all time high ha toccato i 258 dollari); Solana – si legge sul sito ufficiale – offre “migliaia di progetti che spaziano tra DeFi, NFT, Web3”. Proseguiamo con Tether, una stablecoin. A differenza di Bitcoin, questo asset (lanciato nel 2015) è ancorato al dollaro e ha sempre fatto della stabilità un proprio mantra.
Tra le altcoin spicca anche Cardano, criptovaluta fondata nel 2015. Charles Hoskinson, ex del progetto Ethereum, è tra i fondatori. Non è raro che sviluppatori e tecnici passino da un progetto all’altro. Emblematico è il caso di Vitalik Buterin, volto di Ethereum e già fondatore di Bitcoin Magazine. Tra le particolarità di Cardano citiamo la Proof of Stake – diverse rispetto alla Proof of Work – e la blockchain sulla quale eseguire smart contract.
Se non altro per via del nome, anche Bitcoin Cash merita una menzione nella nostra parziale guida all’universo altcoin. I suoi ideatori si sono sì ispirati alla criptovaluta più famosa, ma il loro obiettivo era inaugurare una moneta digitale in grado di essere utilizzata nella vita di tutti i giorni. Pure su questo tema il dibattito è apertissimo: in alcune parti del mondo Bitcoin già assolve a questa funzione, in altre si ragiona più in ottica di investimento.
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Nel 2021 è stata però un’altra cripto a dominare (quantomeno il dibattito), rilanciata soprattutto dal suo ambassador più affezionato: ci riferiamo al duo Dogecoin e Elon Musk. Parliamo in questo caso di una memecoin, ovvero di un asset decisamente volatile, che ha beneficiato appunto di meme, tweet e umori di influencer del mondo cripto. Il piano del Ceo di Tesla è quello di portare Doge “to the Moon”: il suo all time high, raggiunto nel 2021, è stato di 0,68 dollari (partiva da valutazione di 0,0002 dollari).
Per chi ci investe, per chi ci punta per piani di accumulo, per chi è semplicemente curioso e vuole capirci di più, restano preliminari la consapevolezza e lo studio degli strumenti. Non essendo questa, ovviamente, una piazza per il consiglio agli investimenti, ribadiamo tuttavia l’avvertimento più importante di “non” investimento che gli esperti ribadiscono ogni volta. Mai investire in qualcosa che non si conosce.