Il Presidente degli USA Donald Trump ha annunciato un tregua di 12 ore nella guerra in corso da giorni tra Israele e Iran. Il coinvolgimento militare di Washington era da giorni auspicato dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, secondo il quale la minaccia di Teheran sarebbe stata fortemente limitata grazie ai ripetuti bombardamenti. Nonostante l’annuncio della tregua Israele ha però detto che l’Iran starebbe continuando a lanciare missili. Tutto questo ha avuto conseguenze sui mercati internazionali, a cominciare dal prezzo del petrolio. Che è sceso.

Perché il prezzo del petrolio sta scendendo?
Come si legge sulla stampa il Brent è calato di oltre il 4%. Ciò significa che, nonostante le tensioni che da giorni preoccupano le opinioni pubbliche globali e allarmano i governi di mezzo mondo, gli investitori e chi opera in Borsa rimangono fiduciosi su un accordo. Dal Corriere della Sera l’analisi di Federico Fubini parte da alcuni dati: nella giornata di ieri la quotazione del petrolio a Wall Street è scesa del 7% (più contenuto il calo del gas in Europa: -0,7%).

Al netto delle continue minacce da parte di Teheran in risposta agli attacchi e ai bombardamenti israeliani e americani, il Paese è in gravi difficoltà, con una guida politica fortemente indebolita. Lo scenario del blocco dello stretto di Hormuz appare remoto, soprattutto perché da lì passa il petrolio iraniano (venduto al 90% alla Cina). Secondo gli analisti è dunque possibile che alla tregua annunciata da Trump facciano seguito nuovi sviluppi.
Quanto è aumentato il carburante dopo lo scoppio della guerra tra Israele e Iran?
D’altra parte la situazione è preoccupante per gli automobilisti. Alle pompe di benzina consumatori e associazioni hanno visto gli immediati rincari. «Non si tratta di prezzi medi, ma i nuovi picchi registrati presso alcuni impianti autostradali appaiono preoccupanti», ha fatto sapere il Codacons. I costi in aumento sono un ulteriore colpo alla capacità di spesa delle famiglie che in queste settimane hanno iniziato a godersi le ferie estive.
Secondo Staffetta Quotidiana, su 18mila impianti analizzati la verde self-service ha registrato un aumento di 22 millesimi a 1,748 euro il litro, mentre il diesel di 36 centesimi a 1,670 euro. Si tratta dei massimi da inizio aprile.
Per quanto riguarda il metano il servito tra compagnie e pompe bianche ha visto un aumento di 2 millesimi a 1,441 euro/kg, il Gas naturale liquefatto (Gnl) è salito invece di 1 millesimo a 1,269 euro/kg. Soltanto il Gpl servito è sceso a 0,707 euro/litro.