Sono almeno due i fattori che potrebbero tirare la volata al BTP Italia emesso a partire da quest’oggi, martedì 27 maggio. Il primo riguarda il fatto che le varie agenzie di rating hanno ritoccato all’insù i propri giudizi sull’affidabilità del nostro Paese: S&P ha aggiunto un “+” accanto alla tripla B, Fitch e per ultimo Moody’s hanno invece almeno alzato l’outlook a positivo (per Moody’s siamo comunque a un passo dalla valutazione ‘spazzatura’). Fattore tutt’altro che secondario che potrebbe aumentare l’appetibilità anche tra coloro che sono meno propensi al rischio. L’altro riguarda l’imprevedibilità di Donald Trump, che minaccia un giorno sì e l’altro pure il mondo – e in particolare l’Ue – di nuovi rincari nei dazi.

Con Trump meglio investire sul BTP Italia?
Il periodo storico ribolle di fatti imprevedibili, fare stime sul prossimo futuro non è mai stato così semplice (e proprio il recente passato dovrebbe averci insegnato che sia inutile anche solo provarci, considerato che nessuno avesse previsto la crisi economica del 2008, la Brexit, il Covid, la successiva guerra dei chip e i due conflitti alle porte dell’Europa). Ma anche per questo scommettere su nuove impennate dell’inflazione anche se siamo superstiti di anni molto turbolenti proprio su quel versante non è nemmeno troppo avventato. E per scudarsi potrebbe essere un’idea fare incetta di BTP Italia.
Le – misere – garanzie del Titolo di Stato
Attualmente l’ultima emissione non è granché appetibile: il rendimento minimo garantito del BTP Italia sarà dell’1,85 per cento. Si tratta della soglia sotto la quale non potrà scendere il peso della cedola ancorata, com’è noto, all’andamento dell’inflazione.
Chi acquisterà il titolo questa settimana e lo manterrà per tutti i sette anni fino alla scadenza del 4 giugno 2032 beneficerà inoltre del premio dell’1%. Tuttavia senza il bonus il peso medio della cedola scenderà dello 0,14%. Si ricorda che per calcolare il guadagno netto occorre defalcare le tasse al 12,5 per cento.

L’affare, insomma, si fa solo scommettendo che l’inflazione torni a salire ben più dei livelli di guardia dati attorno al 2 per cento. E come si è scritto tutto è possibile, specie con Trump che punta i suoi cannoni commerciali sul Vecchio continente.
Come per le precedenti emissioni, il titolo sarà collocato sul mercato in due fasi: la prima fase si svolgerà da oggi martedì 27 a giovedì 29 maggio, salvo chiusura anticipata, e sarà riservata esclusivamente ai risparmiatori individuali e affini (il cosiddetto mercato retail); la seconda fase avrà luogo nella mattinata del 30 maggio e sarà riservata solo agli investitori istituzionali.

Il tasso cedolare reale annuo definitivo potrà essere confermato o rivisto al rialzo, in base alle condizioni di mercato, e verrà comunicato il 30 maggio prima dell’apertura della quarta giornata di emissione, dedicata esclusivamente agli investitori istituzionali.