A quanto pare il dicastero dell’Economia non ha per il momento bisogno di nuovi strumenti indirizzati specificamente ai piccoli investitori, nonostante da via XX Settembre avessero già aperto la possibilità a un ritorno del BTP Italia nel corso del 2025. L’ultimo prodotto pensato per le famiglie è stato il BTP Più emesso a metà febbraio e probabilmente si intende far rifiatare i risparmiatori. Se si esclude il periodo estivo, in cui gli italiani spendono per il proprio divertimento, è allora ipotizzabile che vedremo il BTP Italia nella parte conclusiva dell’anno. Intanto ecco il programma di indebitamento per il secondo trimestre 2025.

BTP Italia solo in autunno? Cosa dice il programma trimestrale del MEF
Previste le emissioni di due nuovi BTP benchmark con scadenza a 7 e a 10 anni. Il primo avrà scadenza al 15/07/2032 per un ammontare minimo (valore che il circolante del titolo dovrà raggiungere prima di essere sostituito da una emissione sui medesimi termini temporali) di 10 miliardi di euro, il secondo scadrà invece il primo ottobre del 2035 e avrà sempre un importo minimo di 10 miliardi.
Potranno essere offerti ulteriori Titoli di Stato, sulla base delle condizioni dei mercati finanziari oppure altre tranche di titoli già in corso di emissione.
- Btp Short Term con data di godimento al 30/01/2025 e data di scadenza al 25/02/2027, con cedola al 2,55%
- Btp con data di godimento al 17/03/2025 e data di scadenza al 15/06/2028, con cedola al 2,65%
- Btp con data di godimento al 03/03/2025 e data di scadenza al 01/07/2030, con cedola al 2,95%
- Btp con data di godimento al 15/01/2025 e data di scadenza al 01/08/2035, con cedola al 3,65%
Il dicastero dell’Economia si riserva la facoltà di offrire ulteriori tranche di titoli nominali in corso di emissione con scadenza superiore ai 10 anni, CCTeu (Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’Euribor a 6 mesi) e indicizzati all’inflazione anche al fine di tenere conto di eventuali dislocazioni sul mercato secondario di detti titoli.
Potranno essere offerte inoltre nuove tranche di Titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione, che non sono più in corso di emissione, al fine di garantire l’efficienza del mercato secondario. Per tutte le aste di titoli a medio e lungo termine, nominali – a tasso fisso e variabile (CCTeu) – e indicizzati all’inflazione europea (BTP€i), il Tesoro utilizzerà la procedura d’asta marginale con determinazione discrezionale del prezzo di aggiudicazione e della quantità emessa