Il BTP Più è un titolo di Stato inedito per via delle sue caratteristiche e, come è stato scritto, proprio in forza di queste comporta anche rischi da non sottovalutare. Non torneremo né sulle prime né sui secondi, comunque linkati a questo articolo e comodamente raggiungibili. Qui proveremo a capire se e quanto gli italiani stanno investendo nel nuovo strumento.
Quanti BTP Più sono stati acquistati al debutto
Secondo i dati di Via XX Settembre, la collocazione iniziale è stata di 5,6 miliardi per 160.734 contratti sottoscritti nel primo giorno di disponibilità del titolo. Titolo che, lo ricordiamo, rischia di essere molto meno attraente sul mercato secondario dato che al di fuori di questa settimana perderà di assegnare la facoltà all’acquirente di uscita al giro di boa dei 4 anni con la restituzione integrale di quanto investito, indipendentemente dal valore di mercato in quel dato momento.

I numeri dell’emissione indicano un afflusso di ordini superiore all’ultimo BTP Valore, che nel primo giorno d’offerta a maggio 2024 aveva permesso allo Stato di incassare 3,7 miliardi per poi chiudere il totale con oltre undici miliardi. Si trattava di uno strumento con scadenza a sei anni dai tassi minimi garantiti sensibilmente più elevati: 3,35 % per il 1°, il 2° e il 3° anno che salivano a 3,90 % per il 4°, il 5 e 6° anno. Tornando alle sottoscrizioni, un exploit simile si era invece visto per l’ultimo BTP Italia, a maggio 2023, con un collocamento finito appena sotto gli undici miliardi.
Quanto hanno investito gli italiani in BTP Più?
Per il momento, i 160mila connazionali corsi nella giornata di ieri a fare incetta di BTP Più sembrano aver messo sul piatto una cifra leggermente più alta, anche se di poco, rispetto alle precedenti emissioni (valore medio tra i 20 e i 30mila euro): siamo sui 35mila euro circa a testa, capaci di garantire poco meno di 980 euro lordi nei primi quattro anni, circa 857 euro o poco al netto delle imposte, elargiti in quattro tranche da 214 euro. Del resto, al calare dei tassi minimi – e i tagli al costo del denaro della BCE hanno via via fatto perdere appetibilità a questo genere di strumenti – il solo modo per avere una rendita significativa è alzare la somma investita.