La definiscono la “queen” di Casa A Prima Vista. Lei una “queen” non ci si sente ma il soprannome, alla fine, le piace. Questa nostra puntata dedicata al mondo del real estate si fa spazio tra le strade della città eterna, a caccia dei luoghi più belli dove vivere. E lo fa in compagnia di Nadia Mayer, agente immobiliare del noto programma in onda su Real Time con Corrado Sassu e Blasco Pulieri. E non è un caso se abbiamo scelto proprio la capitale come protagonista di questa nuova puntata del martedì, perché siamo già qui in attesa di SIOS24 Summer, l’appuntamento con l’Open Summit di StartupItalia il 20 giugno al Gazometro. Ma prima di leggere quello che ci ha raccontato Nadia, scopriamo come si sta muovendo il mercato immobiliare nella città eterna.
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Perché comprare casa è sempre più difficile
Prezzi troppo alti e mutui poco accessibili: sono queste le due ragioni principali per cui oggi a comprare casa sono sempre meno persone. Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate, a perdere sono, soprattutto, le grandi città che segnano un -8,2%. Solo nel primo trimestre dell’anno sono state vendute 154.770 abitazioni, circa 12mila in meno rispetto allo stesso periodo del 2023, in cui comunque si era già registrato un andamento negativo. Si tratta di un calo del 7,2% a livello nazionale. In pole position c’è Milano, che segna un -13,2% ma registrano cali importanti anche Torino (-10,2%) e Roma, al -6,9%.
Meno attrattivi anche gli affitti brevi, sia in località turistiche che nelle metropoli. E anche in questo caso, il tema dei costi è molto incisivo. Per quanto riguarda l’erogazione dei mutui, nel primo trimestre del 2024 si sono fermati a 7,2 miliardi di euro, 2 miliardi in meno rispetto ai tre mesi precedenti e 1,5 in meno rispetto al primo trimestre 2023. Considerando che, comunque, una domanda di mutuo non corrisponde automaticamente a un’erogazione, è quindi possibile che i dati del prossimo trimestre sugli acquisti finanziati dalle banche risultino migliori, anche alla luce dei tassi di interesse più bassi dopo il taglio della Bce. Un tema di cui abbiamo parlato anche con Nadia Mayer.
Nadia Mayer, dalla passerella all’immobiliare
Una lunga carriera da modella, poi il design e gli immobili. Quella di Nadia Mayer è una passione che la “queen” di Casa A Prima Vista ha scoperto recentemente. «Ho iniziato a fare la modella e l’indossatrice a 18 anni, spostandomi spesso anche all’estero, poi ho messo in piedi la mia famiglia e ho dovuto un po’ tralasciare il lavoro. La priorità sono diventati i miei figli. Ma quel cassetto non si è mai chiuso del tutto – racconta Nadia a StartupItalia – A me ha sempre affascinato tantissimo l’arredamento, ogni anno pitturavo le pareti di casa di un colore diverso, cambiavo spesso la disposizione dei mobili. Poi un giorno un’amica mi ha detto: “Ma perché non provi a fare il colloquio per quel nuovo programma che partirà su Real Time?” Così è stato, ed è andata bene».
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Per Nadia quella passione è diventata un lavoro: «Ho scelto questa professione perché credo che la casa sia il sogno di ciascuno di noi. Ognuno la vuole diversa e l’idea di accompagnare le persone a realizzare un sogno mi appaga ogni volta – racconta – In particolare, io non vendo solo case di lusso, anzi. Ciò che mi appassiona di più sono gli edifici piccoli, perchè mi ricordano la mia infanzia. E poi la stessa definizione di “lusso” ritengo che sia molto relativa. Per qualcuno può essere un lusso la casa di campagna, per altri un edificio sfarzoso, per altri ancora un’abitazione vista mare. Sono le persone che fanno i luoghi, e quando vendo le case è come se mi immergessi nelle vite altrui».
Per la capitale con Nadia
Nadia Mayer è molto popolare anche sui social, sul suo profilo Instagram conta oltre 23mila follower. «Ritengo che i social siano una vetrina importante per chi fa un lavoro come il mio, uno strumento per farsi conoscere e conoscere gli altri e, perché no, anche per avviare contatti lavorativi», spiega Nadia a StartupItalia. E parlando di tecnologia, abbiamo chiesto all’agente immobiliare che cosa ne pensa degli strumenti di AI oggi disponibili nel suo settore. «Credo che l’abuso dell’intelligenza artificiale non vada bene, ma l’uso corretto è, senza dubbio, utile – racconta – Se prima che arrivasse l’AI, per compiere un determinato passaggio ci mettevo 1 ora e mezzo, grazie all’intelligenza artificiale oggi ci metto 20 minuti. Credo che la si debba utilizzare come alleata, non come nemica, ma allo stesso tempo non abusarne: la nostra parte emotiva e la nostra creatività credo che sia indispensabile. Questo vale per ogni tipo di lavoro».
Originaria di Trento, romana di adozione, Nadia ci ha accompagnato in un viaggio tra i quartieri più ambiti di Roma. «Senza dubbio restano un evergreen le zone del Trastevere, Prati, ma anche la Garbatella e la zona Flaminia – racconta – Un luogo privilegiato per chi sta cercando una casa è quello che circonda il Museo nazionale delle Arti e l’auditorium Parco della Musica progettato da Renzo Piano. È una tra le zone più belle di Roma, ben collegata, e potrebbe essere un’ottima soluzione». E sul cambiamento del mercato immobiliare romano avvenuto negli ultimi anni, afferma: «Con la pandemia i prezzi si erano fermati e allineati, poi c’è stato un picco e le persone hanno ricominciato a comprare. Ora è la Bce che ha in mano la situazione. Sinora i tassi di interesse dei mutui erano molto alti e le famiglie hanno faticato a trovare casa, considerando anche che a Roma è difficile trovarle anche in affitto oggi, poiché sono diventate quasi tutte case vacanze. Ma credo che bisognerebbe disciplinare questo mercato con una normativa ad hoc».
La scalata verso il successo
Per Nadia la partecipazione al programma e la televisione sono state una piacevole sorpresa. «Feci quel casting per gioco, spinta, appunto, dalla proposta della mia amica. Ma sono quelle cose che fai per dire: “Ho fatto anche questa”, ma poi non penseresti mai che potresti essere davvero tu la fortunata – spiega l’agente – Invece è stato proprio così». Le chiavi del successo? Per Nadia: «La genuinità. In televisione c’è bisogno di veridicità, di mostrarsi come siamo, ognuno con le sue diversità. Credo che sia stata soprattutto questa caratteristica, per noi, a fare la differenza», racconta.
E il rapporto con i colleghi è stato sin da subito qualcosa di magico per Nadia: «Non ci conoscevamo ed è nato tutto in modo molto spontaneo, ma è anche una sfida. E questo aspetto, al mio “gatto” e alla mia “volpe” (ma anche a me stessa) piace molto – confessa – E io a volte non la prendo sempre bene, ma ci sta, fa parte del gioco. Menomale che tante cose, poi, i montatori e la produzione le tagliano! (ndr risata). Non nego che io sono una persona anche competitiva ma non invidiosa. Mi piace la complicità e ammiro chi è più bravo di me. Sono una di quelle che ben conosce le sue debolezze ma ci lavora su, convinta che ci sia sempre qualcosa da imparare».