A gennaio 2024 oltre 16mila persone mandate a casa delle società tecnologiche. C’entra anche l’impiego dell’intelligenza artificiale?
Come riporta TechCrunch la prossima tech company pronta ad annunciare licenziamenti è Pixar, studio di animazione che fa parte dell’universo Disney. L’azienda ha confermato che nel corso del 2024 una parte dei dipendenti sarà mandata a casa, ma al momento non si conosce l’esatto numero. Si legge di un taglio del 20% del personale, che così si ridurrebbe dalle attuali 1300 unità a meno di mille. Nel 2023, l’anno dell’efficienza e dei licenziamenti nel panorama Big Tech, anche Pixar ha licenziato (75 persone, che rientravano nella riorganizzazione ben più vasta voluta dal Ceo di Disney Bob Iger). Secondo Reuters sembrerebbe che Pixar, che in questi anni rilascerà film d’animazione come il sequel di Inside Out e Elio, abbia al momento più personale del necessario.
Non si tratta dell’unica aziende tecnologica americana che ha confermato licenziamenti in questi primi giorni del 2024. Twitch (di proprietà di Amazon) e Google hanno comunicato in questi giorni l’intenzione di effettuare nuovi tagli. Il dato di gennaio ha quasi pareggiato il numero di licenziamenti nelle Big Tech a dicembre e novembre 2023 (quasi 17mila per ciascun mese). Resta ancora presto per capire se nel 2024 assisteremo a nuovi round di layoff massicci, visti da parte delle multinazionali come necessari per far quadrare i conti. C’è inoltre il tema dell’intelligenza artificiale: quanto nei piani di queste società l’AI potrebbe andare a sostituire il lavoro di parte del personale?