Si tratta della prima rilevazione nazionale sull’ecosistema italiano delle startup innovative, curata dal Ministero dello Sviluppo Economico insieme a Istat
E’ andata molto meglio del previsto. Quasi la metà delle startup interpellate dal Mise hanno risposto al primo sondaggio che le riguarda. Sono 2.275, infatti, i questionari dello #StartupSurvey compilati (il 44,2% del totale), peraltro inclusivi di 1.027 suggerimenti di policy individuali: una percentuale considerevole per una survey a partecipazione volontaria.
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Le regioni più partecipative sono state la Lombardia (con 501 questionari compilati), l’Emilia-Romagna (258) e il Lazio (200), mentre hanno fatto registrare una partecipazione superiore al 50% il Friuli Venezia Giulia, il Trentino-Alto Adige e la Valle d’Aosta. Da notare che proprio nella più piccola regione italiana hanno partecipato 7 delle 11 startup registrate al 31 dicembre 2015.
Il patrimonio di esperienze ed esigenze individuali ottenuto sarà tradotto in informazioni sintetiche nei prossimi mesi, fondando un’indispensabile fonte di informazioni sia per i futuri sviluppi della policy dedicata alle startup innovative (scheda di sintesi) che per tutta la cittadinanza: i dati, una volta resi anonimi, saranno disponibili per tutti coloro che, per ragioni professionali, di ricerca o interesse personale vogliono conoscere più in profondità il mondo dell’imprenditoria innovativa italiana.
La pubblicazione dei dati è prevista per il mese di settembre, accompagnata da un rapporto di sintesi dedicato. Il trattamento delle evidenze e la redazione del rapporto avverranno in stretta collaborazione con il Comitato di Monitoraggio e Valutazione della policy sulle startup innovative: le competenze tecniche di Istat e dei membri indipendenti del Comitato potranno assicurare una valutazione accurata e scientificamente rigorosa delle evidenze empiriche ottenute.